Ingegneria Navale

Incremento della produzione di missili per la US Navy

Dalla pubblicazione del bilancio della US Navy per il 2024 emerge un grande sforzo verso l’incremento della produzione di missili. L’approvvigionamento interessa i missili antinave LRASM/JASSM e i missili da crociera Tomahawk. Con precisione, le forniture dei primi raddoppieranno mentre si tenta di incrementare quelle dei secondi di sei volte. Tale strategia trova giustificazione in più fattori: tra i più importanti troviamo innanzitutto la disponibilità di nuove versioni del Tomahawk e la maggior richiesta estera nei confronti di questi armamenti.

Confermato l’incremento della produzione di missili antinave da destinare alla flotta statunitense

A confermare l’incremento della produzione di missili è il contrammiraglio Stephen Tedford che ricopre il ruolo di Program Executive Officer of Unmanned Aviation and Strike Weapons. La forza navale e quella aerea degli USA utilizzano i missili JASSM prodotti da Lockheed Martin e da questi deriva l’LRASM. Il contrammiraglio Stephen Tedford comunica il piano pluriennale coordinato con l’Aeronautica militare per l’approvvigionamento del missile antinave LRASM.

“Nel corso del piano pluriennale raddoppieremo la produzione attuale, che conta poco più di 500 LRASM e JASSM combinati, portandola a oltre mille LRASM e JASSM combinati”.

Si è anche parlato di una nuova versione del missile antinave ovvero la versione C3. La versione C3 del LRASM, compresa nel piano di approvvigionamento della US Navy, migliora di molto l’arma aumentando la “sopravvivenza” del missile e il suo raggio d’azione.

Anche i missili da crociera aumenteranno a vantaggio della US Navy e dei clienti stranieri

Il missile Tomahawk subirà un incremento dell’attuale tasso di produzione di sei volte . Il drastico aumento è dovuto anche a un cambio di strategia nella gestione degli approvvigionamenti. Ancora il contrammiraglio Stephen Tedford racconta quanto discusso dalla Senate Armed Services Committee.

Occorre cambiare il modello di gestione degli armamenti in maniera radicale. Si passerà quindi da una gestione just-in-time a una just-in-case. Questo vuol dire che la US Navy presto avrà enormi scorte di munizioni pronte per qualsiasi evenienza. Inoltre l’aumento va anche a vantaggio dell’esportazione di armi perché, da quanto riportato, i clienti stranieri continuano coi loro ordini ma è anche probabile che a questi si aggiungano presto nuovi acquirenti.

Il contrammiraglio Stephen Tedford conferma l’aumento nella produzione di missili per la US Navy. In questa immagine il missile antinave a lungo raggio LRASM arma il velivolo militare Boeing F/A-18E/F Super Hornet (Fonte: US Navy)

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Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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