Il primo pattugliatore MK VI ucraino arriva allo stabilimento SAFE Boats di Tacoma per completare le operazioni di allestimento. Secondo le informazioni divulgate dal porto di Tacoma, la nave era già completa ad inizio mese ma non è stata riportata la data esatta. Nel prossimo futuro giungeranno le altre navi grazie ad un accordo con gli Stati Uniti. La US Navy è invece intenzionata a dismettere i pattugliatori Mark VI perché li considera troppo costosi da manutenere.
Attraverso i social, il porto di Tacoma afferma che il primo pattugliatore MK VI ucraino fa parte di un contratto con gli USA: questa è solo la prima di un totale di otto unità. Era giugno 2020 quando il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti approvò la possibile vendita di 16 pattugliatori Mark VI all’Ucraina.
Il contratto aveva un valore iniziale intorno ai 600 milioni di dollari e il 5 gennaio 2021 parte la produzione delle prime navi. L’ordine iniziale era da 19 milioni di dollari per due pattugliatori Mk VI; dopo otto mesi il contratto sale a 84 milioni per altre sei unità. Intanto che arrivino le altre navi, un altro tipo di motovedetta, ovvero la più piccola 40 Defiant, già serve la Marina ucraina pattugliando il Mar Nero.
La compagnia SAFE Boats international costruisce unità militari principalmente per la US Navy. È stata proprio la SAFE Boats a progettare e poi costruire i pattugliatori classe MK VI che serviranno presto la Marina ucraina. Il primo pattugliatore MK VI è pensato principalmente per la sorveglianza di litoranei e fiumi ma può essere riconfigurato per imbarcare forze speciali o strutture mediche.
Ha una lunghezza di quasi 26 metri e raggiunge la velocità massima di 45 nodi. Proprio grazie all’elevata velocità la classe MK VI dimostrato grande utilità svolgendo diverse missioni con la US Navy. Il ponte posteriore è inoltre in grado di lanciare e recuperare piccoli veicoli unmanned, ovvero UAV o UUV. L’armamento può cambiare in funzione della missione. Di base queste unità sono armate con una coppia di cannoni MK 38 Mod 2 da 25 m ma quelle in Ucraina avranno invece il cannone Mk44 Bushmaster II da 30 mm.
Da qualche giorno la Norvegia osserva con sospetto le attività della nave russa Admiral Gorshko. Nonostante l’unità si trovi in acque internazionali, la sua presenza mette in allerta il Paese scandinavo. La fregata in questione è tra le navi militari più potenti a disposizione del presidente Vladimir Putin: sfoggiarla così è forse l’ennesimo tentativo di intimorire gli alleati NATO più vulnerabili?
La NATO sceglie di schierare uno stormo di aerei di sorveglianza jet AWACS in Romania nelle vicinanze della città di Bucarest. L’arrivo degli aerei Airborne Warning and Control System (AWACS) è previsto entro la giornata di oggi 17 gennaio 2023. Le unità avranno il compito di rafforzare la presenza dell’Alleanza nella regione e soprattutto monitorare le mosse della Russia. Dall’inizio della guerra la NATO ha aumentato sempre di più il numero di aerei militari in Europa
La prima delle navi a protezione delle infrastrutture sottomarine del Regno Unito è già pronta. Nella giornata di ieri, 19 gennaio 2023, era infatti nel Merseyside in attesa di nuove istruzioni. Le navi e gli equipaggi dovranno prepararsi entro sei mesi a proteggere cavi di telecomunicazione, oleodotti e gasdotti. La guerra in Ucraina ha dimostrato che la Russia è pronta a tutto pur di vincere, anche distruggere infrastrutture chiave a danno della popolazione civile. Con queste considerazioni è una scelta obbligata disporre il prima possibile di mezzi capaci di difendere a tutti i costi i potenziali obiettivi del nemico.
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