Finalmente è stata disincagliata la portacontainer MSC Eliane a Gioia Tauro, una nave commerciale dalle enormi dimensioni bloccata da ieri mattina. Il tempestivo intervento di cinque rimorchiatori sotto la coordinazione della Capitaneria di porto è stato necessario per sbloccare la situazione.
La portacontainer MSC Eliane è un vero e proprio colosso: raggiunge in lunghezza i 340 metri mentre in larghezza 46 metri con un pescaggio di 14 metri. Prima dell’incidente era diretta a Malta e ci chiediamo se possa riprendere presto il suo viaggio. L’incidente ha danneggiato in generale le attività commerciali a Gioia Tauto: i media locali riportano un grave rallentamento delle operazioni di carico e scarico nel porto calabrese.
Al momento sono da accertare le cause che hanno provocato l’incaglio della portacontainer MSC Eliane. Dopo il blocco a Gioia Tauro i sommozzatori hanno trovato alcuni danni da attenzionare. Pare non siano danni rilevanti, difatti la nave non ha imbarcato acqua, ad ogni modo comunque è tutto da verificare scrupolosamente. L’incidente ha causato rotture in alcune aree dell’opera viva: anche questo fatto ha reso delicate le procedure di disincaglio. La Capitaneria di porto ha aperto una inchiesta per fare luce sulle cause dell’incidente.
Dopo ore ed ore di lavoro si è disincagliata la portacontainer MSC Eliane. La Capitaneria di porto ha risolto la situazione grazie all’impiego di ben cinque rimorchiatori. Se le dimensioni della nave hanno impensierito i soccorritori fortunatamente le condizioni meteomarine hanno bilanciato con il loro contributo positivo. Grazie all’innalzamento del livello del mare e del modo ondoso, le operazioni sono infatti risultate meno onerose del previsto.
Una volta disincagliata la portacontainer MSC Eliane si procede con l’accertamento delle condizioni della nave. In particolare è sotto osservazione lo stato dello scafo dato che la nave intende riprendere il mare il prima possibile. I danni potrebbero aver compromesso la galleggiabilità e la sicurezza sia del carico che dell’equipaggio. Qualora gli ispettori notassero situazioni di pericolo il carico dovrà necessariamente essere trasferito caricandolo su un’altra nave portacontainer.
Saranno tre le nuove fregate turche classe I che serviranno nella Marina militare della Turchia. La costruzione delle unità rientra in un piano che mira ad espandere le capacità della nazione nel fornire mezzi e sistemi alle proprie forze armate. Oltre a discutere sulle navi di superficie si è a lungo parlato di veicoli senza pilota, missili e siluri.
L’accordo tra Fincantieri e ONEX Group dà il via ad alla nuova linea di produzione di corvette Doha in Grecia. Le unità militari saranno costruite nei cantieri navali Onex Naval and Maritime di Elefsis. Questo accordo è molto importante non solo per i due gruppi ma per la Grecia. Porterà grandi vantaggi alla Difesa e soprattutto spronerà l’economia nazionale.
Dopo quattro lunghi anni, il Regno Unito festeggia il ritorno della fregata HMS Montrose. La compagnia che ha reso possibile una missione tanto lunga è la Babcock, la quale ha di recente festeggiato i 15 anni di supporto continuo in favore dei cacciamine classe Sandown impiegati nel Golfo del Nord.
La Marina militare australiana chiede alla società Anduril di potenziare l’XLUUV Dive-LD per adattarlo alle necessità della forza armata: iniziano così i lavori per dare vita a Ghost Shark. L’esterno è realizzato con tecniche di stampa 3D mentre con altri processi ciò che riguarda i sistemi interni.
Il 30 novembre 2022, il missile AGM-88G AARGM-ER (Advanced Anti-Radiation Guided Missile Extended) di Northrop Grumman completa il suo quarto test di volo. Il missile AGM-88G AARGM-ER migliorerà le capacità non solo delle forze navali ma anche di quelle aeree e terrestri. Ad effettuare il lancio del missile AGM-88G AARGM-ER durante il suo quarto test di volo è il velivolo della US Navy F/A-18 Super Hornet.
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