Ingegneria Navale

Le tecnologie sonar per UAV di Thales presentate all’Euronaval

Le tecnologie sonar per UAV di Thales presentate durante la fiera Euronaval hanno suscitato grande interesse. Queste consentiranno ai velivoli senza pilota di rilevare e contrastare i sottomarini. Di consueto il tracciamento delle minacce subacquee avviene attraverso lo scambio di informazioni tra sonoboe e navi di superficie; Thales propone di effettuare la stessa triangolazione sostituendo la nave con un drone.

Le tecnologie sonar per UAV di Thales riducono il rischio per l’equipaggio

Come già anticipato, la guerra antisommergibile (ASW) è condotta impiegando un certo numero di navi di superficie. Le unità elaborano le informazioni ottenute da sonoboe in precedenza lanciate dalle navi da guerra. Tale operazione comporta comunque dei rischi elevati per il battello e il suo equipaggio giacché la minaccia sottomarina è dietro l’angolo.

Le tecnologie sonar per UAV di Thales allora trovano grande appoggio da parte delle Marine militari perché consentono di impiegare un drone anziché una nave in acque pericolose. Lo scambio di dati avviene così tra mezzi altamente sofisticati e le informazioni vengono poi trasferite alla forza armata.

Le tecnologie sonar per UAV di Thales soddisfano due importanti requisiti

Le maggiori sfide nella guerra antisottomarino sono due: rilevare la minaccia senza esporre equipaggio e nave; tracciare in modo continuo il sottomarino. Attualmente entrambe richiedono una costante triangolazione tra i sonar della nave, sonoboe e obiettivo ma le tecnologie sonar per UAV di Thales possono fare la differenza. Impiegando veicoli senza pilota Maritime Patrol Aircraft (MPA), le navi e i militari non corrono pericoli nonostante stiano conducendo operazioni ASW. I droni devono però essere in grado sia di trasportare i sonar ad immersione sia fungere da tracker. Xavier Mesnet, direttore della sezione navale di Thales aggiunge:

“La tecnologia per lanciare e far funzionare i sonar ad immersione da elicotteri è attualmente troppo pesante e inadeguata per essere montata su UAV; Thales ha quindi sviluppato un cavo di piccolo diametro”.

Il cavo a cui si riferisce Xavier Mesnet serve a sostenere il peso del sonar e trasmettere dati a diverse piattaforme. Ha uno spessore inferiore ai 3 mm ed una lunghezza di circa 700 metri. Il materiale sintetico di cui è fatto gli conferisce ottime proprietà in termini di resistenza. Il vantaggio principale è nella velocità e versatilità delle operazioni facendo il paragone con le fasi di recupero e nuovo dispiegamento del sonar da effettuare in elicottero.

Si conosce lo stretto necessario riguardo le tecnologie sonar per UAV di Thales. Durante l’Euronaval era possibile osservare il cavo ma non trovavano risposta domande circa la modalità di trasmissione delle informazioni. Sappiamo solo che sia UAV che il sonar ad immersione possono funzionare in piena autonomia o con controllo remoto attraverso le piattaforme a bordo della nave madre.

Sonoboe di nuova generazione SonoFlash di Thales (photo: Thales)

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La norvegese Kongsberg Maritime si aggiudica il contratto con la DGA: fornirà alla Marina militare francese il veicolo autonomo Hugin Superior. l contratto giunge il 12 agosto del 2022 e vale all’incirca 4 milioni di euro. Esso prevede una serie di campagne per testare le capacità del veicolo in mare. La Marina militare francese punta sul migliorare il controllo dei fondali marini. Il drone è ciò che serve per raggiungere lo scopo e supportare la flotta e non solo nelle missioni di ricognizione. Come parte di questa strategia, la Marina francese ha iniziato le campagne nell’ottobre di quest’anno.

La compagnia DSIT Solution è un punto di riferimento internazionale per quanto riguarda la difesa e sicurezza subacquea. La tecnologia sonar e acustica che DSIT presenta all’Euronaval 2022 è di tipo Hull Mounted Sonar (HMS) integrato con Anti-Torpedo Defence System (ATDS). Quest’ultimo è stato sviluppato dalla RAFAEL Armament Development Authority (meglio nota come RAFAEL) la quale, sempre israeliana, sviluppa sistemi d’arma.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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