Il 2020 ci ha regalato tante emozioni e noi appassionati di nautica dobbiamo riconoscerlo. Nonostante sia stato per tutti un anno molto difficile e colmo di sacrifici, alla fine di tutto bisogna sempre raccogliere ciò che di buono è stato fatto. In questo articolo ripercorriamo le tappe del 2020, tra news e innovazione.
Dal 16 gennaio al 20 gennaio si è tenuto il Cleveland Boat Show. L’evento è tra i più attesi dell’anno per tutti i diportisti ed appassionati di nautica di tutto il mondo. I gioiellini più lussuosi sono in testa alla classifica con prezzi più che giustificati! È la Back Cove 41 la barca più costosa. La nuova arrivata nella flotta Back Cove è lunga 14,17 metri e larga 13 metri. Lo stile americano è completamente ripreso in legno di ciliegio per un design inconfondibile. Meravigliosa la cucina centralizzata con piano cottura in ceramica. Comodissimo il divano convertibile in dinette per le cene romantiche. South Shore Marine fissa il prezzo di 757,258 $.
Il Covid19 ha segnato molte vittime proprio tra gli anziani. Il velista Mario Battilanti dimostra a tutti che non l’età a rendere deboli ma l’assenza di spirito. A 91 anni completa il giro d’Italia a bordo di una barca a vela, realizzando il sogno di una vita. Col pretesto di spostare l’imbarcazione dell’amico dalla Spezia a Marina di Ravenna, il 27 settembre inizia l’avventura. La barca a vela Lumiere III navigherà per 25 giorni, percorrendo 1.250 miglia. La mattina del 22 ottobre tutti accolgono l’eroe al grido di “forza 91”. L’impresa nautica diventa simbolo di speranza e solidarietà verso tutti gli anziani: una categoria fragile e spesso emarginata.
In occasione del Salone Nautico di Genova, il 1° ottobre 2020, viene presentata la motovedetta FSD N800. Ferretti Group collabora con l’Arma dei Carabinieri per progettare una motovedetta totalmente green. La FSD N800 è lunga 16,75 metri e larga 4,43 metri, completamente in fibra di vetro e carbonio. Tra le altre novità è il sistema di propulsione che meraviglia tutti. La motovedetta è il frutto di un perfetto lavoro nel rispetto dell’ambiente. I consumi sono davvero bassi, al punto che si può definire a zero emissioni. La nuova motovedetta sarà impiegata anche per sorvegliare le zone protette senza alcun pericolo per la natura.
Il 26 ottobre è la data della prima campagna di equity crowdfunding sulla piattaforma Ecomill. I fondi raccolti serviranno per finanziare il progetto della startup E-dock. Figlia di e-concept, la e-dock è una infrastruttura progettata per rendere elettrica la navigazione a Venezia. L’idea è quella di installare una serie di colonnine in punti strategici per la ricarica di barche elettriche. Le colonnine saranno sul modello della charging station Enel X con una struttura che riprenderà le paline in legno veneziane. Questo è certamente un grande passo verso la navigazione a zero emissioni e si spera che non si limiti alla sola Venezia. L’intenzione è infatti di sollecitare il Paese verso la mobilità elettrica, ecco perché tale infrastruttura si installerà anche in altri porti. La startup porta Venezia a competere nella Intelligent City Challenge 2020.
Gli USA scelgono iXblu DriX per raccogliere dati sull’ambiente e sul clima in tutto il mondo. È in particolare l’agenzia NOAA a desiderare il veicolo. La NOAA è infatti impegnata nello studio dei cambiamenti climatici e nell’analisi metereologica. Ricordando che le correnti marine hanno un loro contributo sul clima, ciò motiva la scelta della NOAA nell’acquisto di iXblu DriX. Il veicolo è totalmente autonomo, appartenendo alla tecnologia unmanned. Sarà indispensabile per lo studio dell’ecosistema marino e svolgere missioni di natura idrografica. Una caratteristica degna di nota è la modalità ECO con cui il veicolo si pone in modalità a risparmio energetico. Potendo ospitare anche strumentazioni esterne, può aumentare notevolmente i suoi campi di impiego fino a servire anche in campo offshore.
Nelle profondità del Mar Baltico una macchina Enigma è rimasta nascosta per ben 75 anni. Enigma era una macchina elettromeccanica utilizzata per cifrare e decifrare messaggi. Durante la guerra se ne servirono le forze militari dell’Asse per comunicare in segreto. I meriti del ritrovamento sono tutti per i ricercatori subacquei della Kiel Submaris. Incaricati dal WWF per ripulire i fondali dalle reti da pesca abbandonate, i subacquei hanno rilevato la presenza del macchinario grazie a sistemi sonar. Nella baia di Geltinger, infatti, la macchina Enigma era rimasta impigliata tra le reti. È probabile che sia stata persa nella notte tra il 4 ed il 5 maggio, quando i nazisti distrussero i loro battelli. In quella notte, infatti, fu dato ordine di affondare circa cinquanta sottomarini per evitare che finissero in mano agli alleati. Lo storico Jann Witt sostiene invece che sia stata lanciata in acqua negli ultimi giorni della guerra. La teoria è supportata dal fatto che alla macchina manca un rotore, dunque meno complessa rispetto alle simili adottate usualmente sugli U-Boot. Qualunque sia la storia di questo reperto, ciò che più conta è che oggi è conservato nel Museo di Archeologia nel Castello di Gottorf.
Il 23 dicembre salpa dalla Nuova Zelanda la nave italiana Laura Bassi. L’unica rompighiaccio italiana destinata alla ricerca oceanografica sarà fondamentale per la 36a campagna del “Programma Nazionale di Ricerche in Antartide”. In Italia è la prima volta che una nave ottiene la categoria A classe PC5, mediante la quale si certifica che è garantita la più alta operabilità in presenza di ghiaccio. La Laura Bassi sarà impegnata nella raccolta di dati riguardanti gli oceani antartici. Lo studio inizierà col nuovo anno ed avrà rilevante importanza poiché permetterà di prevedere l’evoluzione della calotta antartica nei prossimi anni. Completato lo studio, la nave tornerà nella base di Zucchelli ed inizieranno i preparativi per la prossima missione.
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