Nuove ricerche sul calamaro colossale da dicembre
Le nuove ricerche sul calamaro colossale puntano a trovare e filmare il mastodontico animale entro il 2025. Per farlo lavoreranno a stretto contatto biologi, ingegneri, subacquei e anche l’organizzazione no-profit KOLOSSAL.
Il calamaro colossale è il più grande invertebrato su questo pianeta. È uno dei più grandi predatori oceanici; può pesare anche oltre 750 kg e raggiungere la lunghezza totale di circa 12 metri. Secondo gli studiosi vive nelle profondità dell’Oceano Meridionale intorno all’Antartide. Ci auguriamo che questa difficilissima impresa abbia risvolti positivi per comprendere sempre di più il mondo su cui viviamo.
Le nuove ricerche sul calamaro colossale sfidano il tempo
Nel 1925 venne scoperto il primo esemplare della specie. Le nuove ricerche sul calamaro colossale sfidano il tempo e puntano a riprenderlo nel suo habitat naturare entro il centenario di quella scoperta. Il 2025 allora segna il time-out per una sfida imponente così come lo è l’animale oggetto dello studio.
La campagna di crowdfunding per sostenere la spedizione con la Experiment Foundation ha raggiunto il 75% del budget obiettivo che ammonta a quasi 15.000 dollari. Matt Mulrennan, scienziato e organizzatore della spedizione, nonché fondatore e amministratore delegato dell’organizzazione no-profit di esplorazione oceanica KOLOSSAL, commenta così:
“Il calamaro colossale è una specie che palesa quanto poco sappiamo sull’oceano. […] È l’invertebrato più grosso del pianeta, ha l’occhio più grande del mondo, tentacoli uncinati e probabilmente si illumina al buio: esiste qualcosa di più interessante?”
La nave Ocean Endeavour supporterà le nuove ricerche sul calamaro colossale
L’équipe si prepara alla spedizione condotta a bordo della nave turistica Ocean Endeavour. La Intrepid Travel presta così la nave per il bene della scienza. La Ocean Endeavour è spaziosa e adatta alle aspre condizioni antartiche (è una Ice Class 1B). È lunga 137 metri, larga 21 metri, raggiunge la velocità di crociera di 15 nodi e può ospitare 200 passeggeri.
Le nuove ricerche sul calamaro colossale hanno anche l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle priorità riguardo la conservazione dell’Oceano Meridionale. Sono molte le domande senza risposta circa l’habitat, le dimensioni, la riproduzione e la reattività ad alcuni stimoli esterni come ad esempio gli schermi luminosi. Chad Collett, fondatore e CEO di SubC Imaging esprime così il suo entusiasmo:
“Siamo felici che la nostra tecnologia venga utilizzata per attirare e possibilmente catturare filmati dell’elusivo calamaro colossale, soprattutto in prossimità del centenario della prima scoperta di questa specie”.
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