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Sottomarino usato dai narcotrafficanti: a bordo cocaina e cadaveri

La marina militare colombiana ha sequestrato in questi giorni un sottomarino usato dai narcotrafficanti per il trasporto di cocaina. I signori della droga sfruttano qualsiasi mezzo a loro disposizione per i loro fini e non è la prima volta che ricorrono a battelli subacquei. Il primo ad utilizzare sottomarini fu Jose Samir Renteria-Cuero, un colombiano che prima di darsi al crimine lavorava come meccanico navale: sta ancora scontando la sua lunga pena di 27 anni!

I trafficanti di droga sfruttano qualsiasi mezzo a loro disposizione e non è la prima volta che ricorrono a battelli subacquei. Questa volta la marina militare colombiana sequestra un sottomarino di 15 metri con 3 tonnellate di cocaina a bordo
(Fonte: screenshot dal video pubblicato da ABC7Chicago)

Ritrovato un sottomarino usato dai narcotrafficanti

La marina militare colombiana si trova davanti ad un sottomarino fantasma lungo circa 15 metri. All’interno trasportava tre tonnellate di cocaina e due membri dell’equipaggio già senza vita. La forza armata afferma di aver sequestrato un carico dal valore di 87 milioni di dollari.

Oltre ai due contrabbandieri defunti, altri due sono stati invece trovati gravemente malati. Questi ultimi sono ora sottoposti a cure mediche prima di essere messi sotto custodia delle forze dell’ordine locali.

Due cadaveri a bordo del sottomarino usato dai narcotrafficanti

L’operazione di traffico di droga nell’Oceano Pacifico è fallita nel fine settimana. Probabilmente l’ingente carico era destinato alla catena di distribuzione che rifornisce i criminali di tutta l’America Centrale ma qualcosa è andato storto.

Forse un incidente verificatosi a bordo è la causa di tutto. La tesi della marina colombiana afferma che un qualche tipo di danno ha portato alla generazione di gas tossici all’interno del battello. Al momento non si conosce ancora la natura dell’incidente, si sa solo che i gas provenivano dal carburante imbarcato.

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Il giallo dei gasdotti Nord Stream continua dallo scorso 26 settembre, quando il sabotaggio dell’infrastruttura inasprì ulteriormente i rapporti tra NATO e RussiaLa NATO accusava i russi mentre il Cremlino negava ogni responsabilità puntando il dito contro gli USA. Ad ogni modo, in seguito a quell’evento, i Paesi europei hanno intensificato la difesa delle proprie infrastrutture sottomarine. Ancora sono ignoti i responsabili del sabotaggio e nel frattempo spuntano nuove ipotesi. Secondo alcuni media, dietro il giallo dei gasdotti Nord Stream potrebbero esserci addirittura gli ucraini.

Ancora una volta il designer Pierpaolo Lazzarini fa sognare con un’altra idea pionieristica: lo yacht PlectrumQuesto panfilo nasce osservando le imbarcazioni dotate di foils con l’intento di raggiungere elevatissime velocità. Il progetto infatti punta a rendere Plectrum il più veloce yacht della sua categoria. Plectrum si solleva sopra la superficie dell’acqua grazie a tre motori da 5000 CV ognuno. La tecnologia foils è prevista cona estensione regolabile fino a 20 metri che può però essere ridotta a 15 metri quando lo yacht è all’ormeggio o all’ancora. Il pescaggio invece ammonta a 6,5 metri.

Il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg descrive la nuova cellula della NATO che avrà il compito di coordinare le infrastrutture sottomarine. Secondo il segretario Jens Stoltenberg, tali infrastrutture vanno protette ad ogni costo. La nuova cellula, sotto la guida del tenente generale Hans-Werner Wiermann, un ex ufficiale militare tedesco, porterà anche vantaggi agli alleati. La cellula migliorerà le relazioni tra l’industria civile e quella militare, condividendo conoscenze e tecnologie.

IDEX 2023 ha avuto luogo dal 19 al 23 febbraio 2023 ad Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti. Durante questo evento Fincantieri e EDGE Group firmano un accordo di collaborazione col fine di ottenerne reciproco vantaggio. La cooperazione punta a spronare la progettazione, la costruzione e il mantenimento di unità militari ma anche navi commerciali. Oltre a questo, i due gruppi uniranno le forze per sviluppare innovazioni tecnologiche da proporre al mercato internazionale.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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