Sottomarino usato dai narcotrafficanti: a bordo cocaina e cadaveri

La marina militare colombiana ha sequestrato in questi giorni un sottomarino usato dai narcotrafficanti per il trasporto di cocaina. I signori della droga sfruttano qualsiasi mezzo a loro disposizione per i loro fini e non è la prima volta che ricorrono a battelli subacquei. Il primo ad utilizzare sottomarini fu Jose Samir Renteria-Cuero, un colombiano che prima di darsi al crimine lavorava come meccanico navale: sta ancora scontando la sua lunga pena di 27 anni!

La marina militare colombiana ha sequestrato in questi giorni un sottomarino usato dai narcotrafficanti per il trasporto di cocaina. I signori della droga sfruttano qualsiasi mezzo a loro disposizione per i loro fini e non è la prima volta che ricorrono a battelli subacquei. Il primo ad utilizzare sottomarini fu Jose Samir Renteria-Cuero, un colombiano che prima di darsi al crimine lavorava come meccanico navale: sta ancora scontando la sua lunga pena di 27 anni!
I trafficanti di droga sfruttano qualsiasi mezzo a loro disposizione e non è la prima volta che ricorrono a battelli subacquei. Questa volta la marina militare colombiana sequestra un sottomarino di 15 metri con 3 tonnellate di cocaina a bordo
(Fonte: screenshot dal video pubblicato da ABC7Chicago)

Ritrovato un sottomarino usato dai narcotrafficanti

La marina militare colombiana si trova davanti ad un sottomarino fantasma lungo circa 15 metri. All’interno trasportava tre tonnellate di cocaina e due membri dell’equipaggio già senza vita. La forza armata afferma di aver sequestrato un carico dal valore di 87 milioni di dollari.

Oltre ai due contrabbandieri defunti, altri due sono stati invece trovati gravemente malati. Questi ultimi sono ora sottoposti a cure mediche prima di essere messi sotto custodia delle forze dell’ordine locali.

Due cadaveri a bordo del sottomarino usato dai narcotrafficanti

L’operazione di traffico di droga nell’Oceano Pacifico è fallita nel fine settimana. Probabilmente l’ingente carico era destinato alla catena di distribuzione che rifornisce i criminali di tutta l’America Centrale ma qualcosa è andato storto.

Forse un incidente verificatosi a bordo è la causa di tutto. La tesi della marina colombiana afferma che un qualche tipo di danno ha portato alla generazione di gas tossici all’interno del battello. Al momento non si conosce ancora la natura dell’incidente, si sa solo che i gas provenivano dal carburante imbarcato.

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