Ingegneria Navale

Il sistema ibrido a batterie della Simon Møkster Shipping contro la CO2

La Simon Møkster Shipping punta su un sistema ibrido a batterie per ridurre le emissioni della sua flotta. La compagnia di navigazione norvegese già da lungo tempo si impegna in questo senso ricercando e investendo nella cosiddetta tecnologia verde. L’ultimo traguardo è quello di rendere più pulita la navigazione di altre due navi attraverso un sistema ibrido a batterie.

La compagnia norvegese Simon Møkster Shipping

La Simon Møkster Shipping è una compagnia di navigazione privata norvegese. Lavorano circa 600 persone: la società possiede e gestisce 15 navi offshore e fornisce equipaggi da imbarcare su navi non di sua proprietà. L’obiettivo che segue con grande zelo è quello di portare a zero le emissioni della propria flotta.

Grazie al sistema ibrido a batterie, la Simon Møkster Shipping non solo ridurrà l’inquinamento ma fornirà alle navi anche maggior controllo ed elevati margini di sicurezza. Questo è possibile grazie proprio alle batterie che erogheranno energia in maniera più rapida rispetto al motore a combustione interna. Se pensiamo alle grandi variazioni di carico che si registrano durante il lavoro in mare (ad esempio attivando il posizionamento dinamico) è chiaro che questo sistema migliora di moltissimo le capacità.

SEAM fornirà il sistema ibrido a batterie

Le due navi pronte all’aggiornamento sono la Stril Mar (2016) e la Stril Server (2014). La Stril Mar è anche la nave PSV più recente della Simon Møkster Shipping e attualmente opera con un contratto a lungo termine con Equinor. A fornirle il sistema ibrido a batterie è SEAM: si occuperà sia dell’integrazione del pacco da 868 kWh, sia dell’aggiornamento dei sistemi di controllo e del DP della nave. Per ricaricare le batterie si sfrutterà un sistema a terra. SEAM con sede a Karmøy e un personale che attualmente conta circa 130 dipendenti, è tra i leader nello sviluppo di soluzioni a zero emissioni per le navi e l’industria marittima.

Per la Stril Server è il fornitore di servizi oceanici DeepOcean a chiedere l’installazione di un sistema ibrido a batterie a bordo della nave multiuso (MPSV). La MPSV è infatti noleggiata per due anni a DeepOcean dall’armatore Simon Møkster Shipping. Al completamento previsto entro il primo trimestre del 2024, entrambe le navi soddisferanno la notazione di classe Battery Power del registro norvegese DNV.

Il sistema di batterie ibrido ridurrà drasticamente le emissioni

Grazie a questi aggiornamenti, si prevede una significativa riduzione del consumo di carburante e delle emissioni. La stima circa la riduzione totale annua è intorno alle 2000 tonnellate di CO2 solo grazie ai due progetti. Questo rappresenta un importante contributo al raggiungimento delle ambizioni climatiche dell’azienda nei prossimi anni ma ricordiamo che è solo una delle tante misure green adottate dall’azienda.

Øyvind Mikaelsen, CEO di DeepOcean, ricorda l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica almeno del 45% entro il 2030:

“Ridurre il consumo di carburante e le emissioni delle navi che noleggiamo è una parte importante nel raggiungimento di questo obiettivo. È anche un fattore decisivo nella scelta degli armatori da cui vogliamo noleggiare le navi. Siamo molto contenti che Simon Møkster Shipping abbia una strategia altrettanto ambiziosa per la riduzione delle emissioni di carbonio”.

La Simon Møkster Shipping aggiornerà le navi Stril Mar (2016) e Stril Server (2014) con un sistema ibrido a batterie (photo: Simon Møkster Shipping)

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Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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