I gruppi d’attacco NATO si impegnano per dimostrare che l’area euro-atlantica è sicura. In un recente articolo abbiamo riportato lo schieramento di 5 Carrier Strike Groups (CSG) alleati come risposta alla caduta di missili sul suolo polacco.
L’attività delle marine proseguirà per tutto il mese di novembre e avranno luogo nell’Oceano Atlantico settentrionale e nei mari Adriatico e Mediterraneo. Le unità che fanno parte dei cinque CSG sfruttano questa importante occasione per migliorare la coordinazione tra le flotte. Le Marine militari delle nazioni alleate non interrompono le missioni già in programma ma le integrano nelle strategie di difesa collettiva.
Compongono il cuore della flotta i 3 gruppi d’attacco NATO statunitense, francese e italiano. Quello della US Navy è il CSG George H.W. Bush naviga sotto il comando del contrammiraglio Dennis Velez. Quest’ultimo vede nella missione e nelle dimostrazioni congiunte un ottimo strumento per impressionare i rivali e scoraggiare le aggressioni. Evidenziare la stretta coesione delle forze armate e la interoperabilità tra alleati è importante in questo periodo scosso e incerto.
Le attività multicarrier dei 3 i gruppi d’attacco NATO dimostrano infatti l’abilità di nazioni anche tanto distanti di poter addestrare insieme i militari e operare per garantire la sicurezza in diversi domini di regioni particolarmente critiche. Il CSG francese è invece sotto la guida del contrammiraglio Christophe Cluzel. Egli sottolinea la difficoltà di operare su più vettori in maniera coesa, tuttavia i risultati sono sorprendenti. Sull’eco del “collega” statunitense, afferma che mantenere un atteggiamento orientato alla difesa pur mostrando i denti è ciò che serve per evitare destabilizzazioni nel Mediterraneo. La deterrenza e la difesa del suolo NATO orientale hanno la priorità in questo momento. L’altro CSG è quello italiano guidato dal contrammiraglio Vincenzo Montanaro che commenta così la missione:
“Le opportunità di interoperabilità tra forze e CSG testimoniano la forza della nostra Alleanza. Attualmente, le fregate italiane sono integrate nei gruppi d’assalto George H.W. Bush e francese, partecipando alle operazioni quotidiane dei nostri alleati. Il mese scorso, inoltre, la Marina militare italiana ha integrato pienamente le unità dello Standing NATO Forces Group Two nella nostra importante esercitazione biennale della flotta Mare Aperto 22-2”.
Leonardo presenta il suo recente sistema DSS-IRST (Distributed Static Staring-InfraRed Search and Tracking System) in occasione della fiera Euronaval 2022. L’azienda Leonardo è nota in tutto il mondo per le sue soluzioni nel campo della Difesa. Le soluzioni di Leonardo soddisfano anche le Marine militari più esigenti adattandosi a qualsiasi tipologia di nave.
Il 26 ottobre termina la seconda campagna di test ipersonici High Operational Tempo condotta da Sandia National Laboratories e NASA. L’obiettivo è migliorare le capacità di attacco e difesa della US Navy con armi ipersoniche. Anche la Missile Defense Agency (MDA) ha partecipato alla campagna per raccogliere dati utili al suo lavoro di sviluppo di sistemi di difesa contro armi ipersoniche. I test ipersonici sono la base di partenza per lo sviluppo di nuove e sofisticate armi.
Gli USA premono per aggiornare le armi nucleari in Europa. La Russia sta alzando il tiro e la minaccia nucleare diventa col tempo più concreta. Sempre più esperti si sentono di mettere in guarda i Paesi europei e raccomandano di non sottovalutare le parole di Putin. Vladimir Putin si sta decisamente innervosendo e tra accuse e dichiarazioni troppo spesso impossibili da verificare, giustifica ogni azione intrapresa: è plausibile faccia lo stesso con le armi nucleari.
Le tecnologie sonar per UAV di Thales presentate durante la fiera Euronaval hanno suscitato grande interesse. Queste consentiranno ai velivoli senza pilota di rilevare e contrastare i sottomarini. Di consueto il tracciamento delle minacce subacquee avviene attraverso lo scambio di informazioni tra sonoboe e navi di superficie; Thales propone di effettuare la stessa triangolazione sostituendo la nave con un drone.
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