Navi da carico

Calo nel mercato delle bulk carrier previsto per il 2023

La pandemia da Covid-19 ha progressivamente danneggiato i traffici marittimi al punto da causare un grande calo nel mercato delle bulk carrier. Dalle analisi condotte è previsto un miglioramento nel prossimo semestre; ciononostante questo da solo non basterà a sanare la situazione.

Previsto un calo nel mercato delle bulk per il 2023

La Maritime Strategies International (MSI) ha recentemente condotto un’indagine riguardo le navi portarinfuse. I dati mostrano un calo della flotta intorno al 10% dovuto principalmente alla congestione portuale dell’anno scorso. Sempre la MSI riporta un netto incremento nel 2022 rispetto al 2021.

La situazione ha iniziato a normalizzarsi e continuerà a migliorare nei prossimi 6 mesi. Ad ogni modo, complessivamente è previsto un calo nel mercato delle bulk per il 2023. Tali dati dimostrano che anche il commercio marittimo prova a riprendersi con estrema lentezza dalle conseguenze dovute alle peggiori fasi della pandemia da COVID-19.

Le cause del calo nel mercato delle bulk carrier

Il Director di Maritime Strategies International (MSI) è Adam Kent, il quale afferma che i lockdown in Cina hanno avuto un grande impatto sul commercio. Adam Kent ricorda poi che a quanto appena detto si aggiunge la ridotta produzione di acciaio:

“Abbiamo visto la produzione globale di acciaio calare di quasi il 5%. Quest’anno le importazioni di minerale di ferro sono diminuite di circa il 3% e questo ha avuto un enorme effetto a catena sull’industria delle rinfuse secche”

Altre cause vanno ricercate nell’aumento dei prezzi su materie prime e l’alta inflazione che hanno messo in ginocchio il traffico delle bulk durante gli ultimi otto mesi.

Come contrastare il fenomeno?

Nella peggiore delle ipotesi, secondo S&P Global Intelligence è improbabile una nuova congestione portuale additata come principale causa dei problemi. Daejin Lee, Lead Shipping Analyst di S&P era particolarmente ottimista quando il mese scorso affermava che i traffici potrebbero migliorare al punto da tornare ai livelli pre-pandemia.

Ci chiediamo allora se si può fare qualcosa per arginare il calo nel mercato delle bulk previsto. A fornirci una risposta è ancora MSI secondo cui è possibile incoraggiare il commercio. Per evitare che la previsione si realizzi occorre innanzitutto abbassare i prezzi delle materie prime. Se l’intenzione è quella di spronare il mercato allora la scelta giusta è limitare i costi in modo da stimolare gli scambi. È importante notare che il mercato in molti Paesi è fortemente sensibile quando si parla di materie prime. La Cina, ad esempio, appartiene a quelli per quanto riguarda ferro e carbone.

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Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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