Sottomarini per la Romania dalla Francia: un nuovo equilibro nel Mar Nero?

I sottomarini per la Romania avranno senz’altro un impatto sull’equilibrio nel Mar Nero. A confermare la notizia è il ministro della Difesa rumeno Vasile Dîncu. L’accordo non prevede solo battelli ma anche elicotteri sempre costruiti in Francia. È un progetto comunque lontano dal concretizzarsi, intanto è stata già firmata una lettera di intenti da entrambe le nazioni.

La marina militare rumena possedeva una forza sottomarina di cui fece uso durante la seconda guerra mondiale proprio nel Mar Nero. Attualmente si ritrova con un solo battello classe Kilo Delfinul per di più inattivo da oltre 20 anni. C’è da chiedersi se la Francia riuscirà a riparare alla falla rumena e come reagirà la Russia.

La lettera di intenti riguardo i sottomarini per la Romania

L’acquisizione dei sottomarini francesi rientra nel piano di approvvigionamento delle forze armate rumene. Durante un’intervista il ministro della Difesa rumeno Vasile Dîncu dichiara di aver firmato una lettera di intenti con il ministro della Difesa francese il 15 giugno 2022. Anche la Francia conferma la notizia con la seguente dichiarazione:

“Questa lettera di intenti segna il desiderio dei nostri due Paesi di cooperare nel campo navale. Nell’attuale contesto strategico, la Romania desidera sviluppare le proprie capacità navali facendo affidamento sul know-how industriale francese e sulla credibilità operativa della nostra Marina”.

I sottomarini per la Romania cambieranno l’equilibrio nel Mar Nero?

Per rispondere alla domanda, Naval News, la quale si occupa di diffondere notizie e aggiornamenti riguardo le forze navali nel mondo, ha contattato un esperto. Hugo Decis, analista di ricerca presso l’International Institute for Strategic Studies, inizia col dire che la guerra in Ucraina ha rafforzato le relazioni tra Francia e Romania. Da un lato la Romania si assicura un alleato di valore pronto a consegnare mezzi tecnologicamente avanzati, dall’altro la Francia migliora la sua posizione come esportatore di armamenti in Europa.

Gli equilibri muteranno poiché la NATO avrà più sottomarini nella regione del Mar Nero per scoraggiare eventuali operazioni russe. C’è da considerare che l’Alleanza si affida molto alla Turchia che con la Russia possiede la maggiore forza subacquea. Il problema è che la Turchia ha dimostrato di non essere completamente in linea con la NATO e dunque è una buona scelta quella di non dipendere troppo da Ankara.

Cosa comporterà alla Romania l’arrivo dei mezzi francesi?

Gli elicotteri ed i sottomarini francesi aiuteranno sicuramente la Romania a potenziale la propria forza bellica. Con uno sguardo strategico più ampio, abbiamo già detto che tutto ciò va a favore della NATO. Anche senza una partecipazione diretta al conflitto, i mezzi francesi passati alla Romania svolgeranno comunque operazioni di intelligence nel Mar Nero.

C’è ancora molto da fare e la Romania deve fare bene i conti per potenziarsi con i pochi fondi a disposizione. L’altra faccia della medaglia, fa sempre notare Hugo Decis, è che migliorare le forze navali rumene espone il Paese a potenziali minacce. La base navale presso Costanza diventerà presto un luogo di alto valore strategico e la NATO dovrà essere in grado di difenderla. Nello scenario peggiore che vede uno scontro aperto tra Russia e Alleati sicuramente quella base sarà tra i primi obiettivi russi.

I sottomarini per la Romania avranno senz’altro un impatto sull’equilibrio nel Mar Nero. A confermare la notizia è il ministro della Difesa rumeno Vasile Dîncu. L’accordo non prevede solo battelli ma anche elicotteri sempre costruiti in Francia. È un progetto comunque lontano dal concretizzarsi, intanto è stata già firmata una lettera di intenti da entrambe le nazioni.
Un sottomarino classe Scorpène (photo: Indian Navy)

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