È il Naval Sea Systems Command (NAVSEA) della US Navy ad emettere una Request for Information (RFI) per un sistema sonar a profondità variabile da installare sulla futura fregata classe Constellation. La risposta alla RFI arriverà entro il 14 febbraio e nella successiva settimana occorrerà prendere una decisione.
Alla classe Constellation (FFG 62) appartiene la nuova fregata missilistica multi-missione che servirà gli USA sia lungo le coste che in mare aperto. La US Navy mira ad un sistema Variable Depth Sonar (VDS) capace di offrire il massimo delle prestazioni in qualsiasi situazione. È richiesto che il sistema sonar a profondità variabile riesca a rivelare, localizzare ed indentificare sottomarini e veicoli unmanned.
L’obiettivo della RFI è quello allora di esplorare il mercato alla ricerca di un VDS da installare in serie sulle fregate americane. Saranno sotto la lente della NAVSEA tutti i sistemi che hanno conseguito la Technology Readiness Level (TRL) 9 o equivalente.
Nel dettaglio sono dodici le richieste presentate nella RFI e le riassumiamo di seguito:
Il capitano Kevin Smith è il program manager della classe Constellation; durante un incontro tenuto a gennaio ha spiegato che il prime contractor è l’azienda italiana Fincantieri.
Dall’intervista di NAVSEA rilasciata a Naval News sappiamo che attualmente le fregate utilizzano il VDS Raytheon Dual-mode Array Transmitter (DART) in fase di sviluppo per il programma Littoral Combat Ship (LCS). Dai test effettuati con DART è stato possibile rilevare difficoltà anche riguardo la stabilità idrodinamica e pertanto la produzione ha subito ritardi. Intanto che si cerca di risolvere i problemi con DART, la fregata Constellation non ha ancora un sonar a profondità variabile. La preoccupazione della US Navy è evidente ed è per questo che si valuteranno alternative purché siano competitive.
Più aziende propongono le proprie soluzioni VDS per la US Navy. Questi fornitori sono sia statunitensi ma anche stranieri. Tra le società più accreditate spicca Leonardo con la sua proposta WASS ATAS (Active Towed Array Sonar). La soluzione italiana di Leonardo è un VDS attivo e passivo a bassa e media frequenza già selezionato dalla Marina Militare Italiana per il pattugliatore d’altura classe Thaon di Revel.
Altra concorrente è la compagnia finlandese Patria con il suo Sonar Sonac DTS, progettato per soddisfare nello specifico le strettissime condizioni ambientali (in termini acustici) vigenti nel Mar Baltico. Ancora una possibilità la offre la tedesca Atlas Elektronik con il suo Active Towed Array Sonar (ACTAS): un dispositivo progettato per rilevare, tracciare e classificare sottomarini, siluri e navi di superficie, compresi i motoscafi.
Immagine di copertina – Credits: Raytheon Technologies
Petroliere spezzate in un lampo: il recente disastro marittimo che mette a rischio gli ecosistemi…
Gli squali potrebbero svelarci l’elisir di lunga vita: scoperto il segreto della specie più longeva…
Questo luogo remoto e difficile da raggiungere è un paradiso terrestre, ma occhio ai suoi…
Un calamaro gigante che coccola le sue uova? Sì, hai capito bene. L'incredibile gesto di…
Strane ed enormi strutture spuntano sui fondali marini: i subacquei sono rimasti letteralmente senza parole. …
Una scoperta sensazionale arriva in Antartide. Parliamo di un vero tesoro che si nasconde in…