Navi Militari

Le corvette russe del Project 20380 migliorate con UUVs

Le corvette russe del Project 20380 vedranno aumentare la propria versatilità nei prossimi anni. Il ministero della Difesa russo valuta la possibilità di dotare le navi di mezzi unmanned, ovvero senza pilota. I droni subacquei miglioreranno enormemente le capacità operative delle corvette russe del Project 20380 ma non solo. I veicoli UUVs opereranno negli scenari più critici per salvare uomini e navi, come ad esempio la lotta alle mine navali.

L’aggiornamento per le corvette russe del Project 20380 è ancora da decidere

Nonostante non sia stata presa alcuna decisione definitiva, molto probabilmente le corvette russe del Project 20380 potranno gestire veicoli unmanned. L’ultima parola verrà dopo le prove che vedranno impegnata la corvetta Aldar Tsydenzhapov. Questa nave è la prima del progetto 20380 ad essere stata aggiornata con radar multiruolo targati Zaslon Company. Entrata in servizio nel dicembre del 2020, la corvetta Aldar Tsydenzhapov ed i suoi test saranno decisivi per spronare l’impiego della tecnologia robotica.

Ministry of Defence of the Russian Federation

La flotta russa ed i veicoli senza pilota

Attualmente le dragamine classe Alexandrit appartenenti al progetto 12700 già sfruttano brillantemente veicoli subacquei senza pilota. Nel 2018, il Region CEO Igor Krylov affermò che concentrarsi sui veicoli senza pilota ha fatto la differenza nel confronto con altre potenze navali. La nave francese curata da ECA Robotics risultò meno versatile ed affidabile rispetto ai complessi dragamine Alexandrit del progetto 12700 costruiti da Region nel cantiere navale Sredne-Nevsky per la marina russa. Tale disparità era evidente per il fatto che la nave francese appariva limitata se paragonata all’ampio ventaglio di missioni che quelle russe potevano svolgere.

I dragamine russi rilevano, tracciano e distruggono le mine navali ad una profondità di 300 metri anche in condizioni meteomarine sfavorevoli. Le operazioni risultano efficaci e precise anche con un mare forza 3, teleguidando un veicolo subacqueo distante fino a 500 metri.

Le corvette russe del Project 20380 avranno sistemi ancora più sofisticati

È noto dal 2020 che Region lavora a sistemi robotizzati per svolgere mansioni subacquee. Le soluzioni già utilizzate dalla Russia sono state poi impiegate e migliorate per ottenere un sistema multiruolo. Esso include ridotte imbarcazioni modulari e sostituibili, il controllo portatile, la stazione di navigazione acustica e quella di geolocalizzazione. Per finire è anche fornito un piccolo verricello automatico per il cavo in fibra ottica.

Il tutto risulta di dimensioni ridotte, compatto e senza problemi per la fase di alimentazione: basta una rete elettrica ordinaria. Il sistema può quindi essere con facilità installato su navi piccole per lavorare in ricerca semplice oppure con manipolatore. Si adatterà bene a bordo delle corvette russe del Project 20380 ma anche per altre tipologie di navi.

Tutto è sostituibile e le funzioni possono essere aggiornate senza dispositivi aggiuntivi. La fase di ricerca è affidata ad un sonar round-view, che sfrutta l’acustica per rilevare ogni tipo di oggetto in diverse condizioni operative.

Cos’altro dal mondo delle navi militari?

Venti persone a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci sono risultati positivi al virus COVID19. Fortunatamente tutti i malati risultano asintomatici ma occorre aspettare prima di riprendere il mare.

Attraverso i tamponi rapidi è stato possibile individuare i positivi al Covid sull’Amerigo Vespucci. Delle circa 360 persone a bordo della nave scuola, 20 sono purtroppo risultate positive. Non ci sono gravi manifestazioni e difatti tutti i malati sono fortunatamente asintomatici. La Marina Militare ha fin da subito attivato misure rigide a tutela di tutto il personale nei confronti della pandemia da Covid-19.

USMC MV-22B Osprey vola per la prima volta con a bordo i sistemi per la guerra elettronica Intrepid Tiger II. Le prove con tali veicoli sono andate a buon fine e la US Navy non vuole farne a meno. La guerra elettronica è ormai una priorità e la US Navy è felicissima dei risultati ottenuti in questo campo con i suoi USMC MV-22B Osprey.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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