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The Ocean Race Summit Europe: il vertice per salvare gli oceani

The Ocean Race Summit Europe previsto per il 16 giugno 2021, sarà il primo di una serie di incontri organizzati in collaborazione con 11th Hour Racing. Quest’ultimo è il Premier Partner di The Ocean Race e Founding Partner del programma Racing with Purpose. Oltre a ricercatori e politici, parteciperà al The Ocean Race Summit Europe ovviamente anche lo staff della regata con sede ad Alicante, in Spagna.

L’incontro sarà virtuale con spazi scanditi per ogni intervento con la conduzione di Danni Washington: gli speakers si rivolgeranno direttamente alla platea mondiale. Al centro della questione c’è la questione ambiente, in particolare la salvezza dei mari e degli oceani. La situazione non va sottovalutata perché il pianeta è in grave pericolo: nonostante molte siano state le iniziative promosse per proteggere i mari, ancora tanto c’è da fare. Secondo gli esperti, seppure l’inquinamento cessasse oggi, occorrerebbero comunque molti decenni per ripristinare l’ecosistema.

The Ocean Race Summit Europe: il Vecchio Continente protagonista

Scienziati, ricercatori, studiosi, politici, ONG ed esponenti industriali si riuniranno per difendere il mare ed i suoi abitanti. La regata The Ocean Race nasce proprio con l’intento di sensibilizzare e spingere a provvedimenti concreti nella salvaguardia del pianeta. A prendere la parola sarà anche Ursula Von Der Leyen, Presidente della Commissione Europea e Virginijus Sinkevičius, Commissario Europeo all’Ambiente, alle politiche per il Mare e la Pesca.

L’Unione Europea ha a cuore la sostenibilità e lo dimostra con numerose proposte: dalle idee più semplici a metodi più incisivi. Ursula Von Der Leyen e Virginijus Sinkevičius presenteranno i progetti della UE e ribadiranno, per chi ancora avesse dubbi, che il Vecchio Continente è in prima linea su questo fronte.

Vendée Globe

Le altre voci del The Ocean Race Summit Europe

Occorre fare qualcosa e subito, questo è il messaggio che i velisti porteranno in tutto il mondo a bordo delle velocissime imbarcazioni da competizione. Mumta Ito, fondatore della ONG Nature’s Rights, chiarirà cosa si intende per “diritto dell’oceano”. Il nostro pianeta è malato a causa di anni e anni di sfruttamento sconsiderato; bisogna invertire rotta e rimediare il prima possibile: in che modo? Lo spiegherà Tommy E. Remengeasau, ex Presidente della Repubblica di Palau, Stato insulare nell’oceano Pacifico.

Si sommano a queste voci quelle di tanti altri, tra cui ricercatori e scienziati ma soprattutto i protagonisti della regata. Annie Lush della Offshore Team Germany condividerà la sua esperienza per mare: i velisti stanno dando un grande contributo alla ricerca, raccogliendo dati nei più lontani angoli blu del nostro pianeta.

Interverranno durante il Summit:

  • Pascal Lamy, presidente della missione Starfish dell’UE del 2030: parlerà dell’ambiziosa missione di rinnovare la governance oceanica.
  • Dott.ssa Emily Pidgeon, Vice Presidente di Ocean Science and Innovation: mostrerà l’importanza di includere l’oceano nelle tematiche sul clima.
  • Valerie Cabanes, esperta di diritto internazionale e co-fondatrice di End Ecocide on Earth: col suo intervento spiegherà alla platea il significato del termine “ecocidio” per le persone e la natura.
  • Manu San Felix, biologo marino di Ibiza Preservation e specialista nella protezione della posidonia: egli evidenzierà come salvaguardare l’oceano possa aiutare a contrastare gli effetti del cambiamento climatico.

I risultati sono insoddisfacenti e bisogna fare di più

I Summit si tengono ormai dal 2015 in tutto il mondo ed hanno avuto la loro importanza: molti politici hanno aderito al programma Clean Seas, per la riduzione della plastica prodotta. Attraverso The Ocean Race Summit Europe, ancora una volta si mira a coinvolgere sindaci, ministri e governatori. Per Richard Brisius, Presidente di The Ocean Race, i risultati non sono abbastanza perché non si procede in maniera coesa.

The Ocean Race – Photo Pierre Bouras / TR Racing

I Paesi costieri applicano provvedimenti diversi e frammentari; come se ciò non bastasse, i cambiamenti climatici gettano tanta benzina sul fuoco: occorre ripensare ai provvedimenti finora applicati e collaborare tutti insieme. L’aiuto degli sportivi è di fondamentale importanza, non solo perché materialmente raccolgono dati per la ricerca ma anche perché aiutano nelle campagne di sensibilizzazione.

“Lo sport ha il potere di fare davvero la differenza per il pianeta e faremo tutto ciò che possiamo per cogliere al meglio questa opportunità”.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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