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Inmarsat gestirà le trasmissioni durante The Ocean Race 2022-2023

Inmarsat gestirà le trasmissioni di bordo nel corso delle più famose regate oceaniche: The Ocean Race Europe 2021 e The Ocean Race 2022-23. Dagli anni ‘70, The Ocean Race è l’evento sportivo più lungo e arduo al mondo. The Ocean Race 2022-23, parte dal porto di Alicante, Spagna, nel mese di ottobre 2022. I velisti visiteranno 10 città prima di completare il giro intorno al mondo che terminerà a Genova nell’estate del 2023. L’accordo con Inmarsat è esclusivo e consentirà ai velisti di usufruire di eccellenti servizi. Inmarsat è un gestore britannico di telecomunicazioni mobili satellitari con oltre 40 anni di esperienza: la prima scelta per clienti con problemi di connessione e leader mondiale in materia di comunicazioni satellitari.

The Ocean Race si affida ad Inmarsat

Il gestore Inmarsat possiede una rete L-Band di tutto rispetto, la stessa banda usata dal GNSS Galileo. Le imbarcazioni in gara godranno di servizi di comunicazione e supporto affidabili anche in condizioni meteo sfavorevoli. Oltre ai servizi di Inmarsat, i team avranno telefoni satellitari IsatPhone 2 e sistemi FleetBroadband 500 e FleetBroadband 250. Questi ultimi sono necessari per condividere i contenuti multimediali sia dalle imbarcazioni che da droni. Col servizio Inmarsat FleetBroadband la connessione sarà sempre attiva per internet, email, chiamate, previsioni meteo, telemedicina e dati sulla navigazione.

The fleet of the Volvo Ocean Race at the pontoon.

In particolare. saranno due le vie per la connessione dati: una per i servizi di emergenza ed una per la cartografia elettronica. Attraverso lo streaming IP gli spettatori potranno godere di streaming video on demand. La copertura è garantita in tutto l’oceano e gli organizzatori della regata promettono agli appassionati uno spettacolo mai visto prima.

La collaborazione con Inmarsat è durevole e salda

Secondo Richard Brisius, Presidente di The Ocean Race, gli accordi precedenti con Inmarsat ed i nuovi permettono avanzamenti notevoli: partendo dai messaggi, oggi è possibile lo streaming video. Tutti accogliamo col sorriso le parole di Richard Brisius quando auspica servizi e mezzi sempre più efficienti ed immersivi attraverso i quali lo spettatore potrà vivere le regate come se fosse a bordo.

Ronald Spithout, Presidente di Inmarsat Maritime, afferma che anche Inmarsat è felice del lavoro con The Ocean Race. È infatti un’opportunità per mostrare i servizi offerti e per aiutare i team in una competizione dove la connettività di bordo è essenziale:

“Sono fiducioso che le capacità avanzate, fra cui il live streaming, che forniamo creeranno un nuovo standard nella prossima edizione, così come è successo per le immagini da drone provenienti dall’oceano meridionale durante l’edizione 2017-18. Inoltre, saranno disponibili più post social media e contenuti inviati dai velisti e dagli Onboard Reporter, che porteranno il dramma e il coraggio dei protagonisti in tutto il mondo.”

International Satellite Services Inc

Le regate non sono solo una competizione

The Ocean Race Europe 2021 e The Ocean Race 2022-23 portano un messaggio: la difesa dell’ambiente. La prima edizione The Ocean Race Europe nasce proprio con l’intento di sensibilizzare sui cambiamenti climatici e sull’inquinamento dei mari. Le imbarcazioni possono raccogliere informazioni e dati scientifici e grazie alla comunicazione di Inmarsat, il tutto verrà trasferito in tempo reale. Non solo l’ambiente ma anche la tecnologia navale migliorerà con le regate, come sostiene ancora una volta Ronald Spithout, Presidente di Inmarsat Maritime:

“Con maggiori prestazioni e una maggiore sicurezza, i team potranno godere di tutti i benefici della digitalizzazione della connessione, grazie all’accesso ad applicazioni e servizi di valore aggiunto. Siamo felici di vedere che i servizi di Inmarsat diano maggiori opportunità ai team di usare applicazioni per le comunicazioni di bordo e lo sviluppo di nuove soluzioni per interpretare dati in tempo reale per la prestazione sportiva, l’analisi dei danni e per monitorare l’attrezzatura.”

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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