HMS Beagle fu una nave della Royal Navy ed è tra i più famosi velieri che seppero guadagnarsi uno spazio nei libri di storia. Al servizio della marina britannica svolse incarichi di scorta e ricognizione ma la sua grande fama deriva dalle missioni di esplorazione. Attualmente lo studio ambientale è effettuato con navi particolari e soprattutto con veicoli unmanned, sfruttandone l’elevata tecnologia. A quei tempi si usavano invece medie imbarcazioni e tutto era affidato unicamente alle competenze dei navigatori e scienziati. Alla HMS Beagle e al suo equipaggio dobbiamo tanto: la teoria evoluzionistica di Darwin è tra i pilastri delle scienze biologiche.
Varata l’11 maggio 1820 a Woolwich, quartiere situato a sud-est di Londra, la HMS Beagle classe Cherokee era un brigantino della Royal Navy. La nave doveva servire la marina britannica in missioni secondarie, come il trasporto di lettere, scorta e ricognizione. La sua lunghezza era pari a 28 metri, possedeva due alberi e 10 cannoni: 8 da 18 libbre e 2 cannoni lunghi da 6 libbre. Fu la prima nave armata ad attraversare il London Bridge nel 1820 durante la celebrazione navale in onore di re Giorgio IV. Alcune modifiche nel 1825 convertirono la HMS Beagle a brigantino a palo: un piccolo albero di mezzana, il cassero ed una spaziosa cabina a poppavia.
Dopo cinque anni, passati priva di equipaggio e vele, la nave fu impiegata come unità di supporto. Salpa il 22 maggio del 1825 sotto il comando del capitano di vascello Pringle Stokes. La missione fu utile a valutare le qualità del brigantino che di certo venne messo in difficoltà non solo dalla spedizione ma anche da tragici avvenimenti a bordo. Scortando la HMS Adventure durante l’esplorazione della Patagonia e dell’arcipelago Terra del Fuoco, il capitano Pringle Stokes si suicidò in preda alla depressione.
Il comando della HMS Beagle passò all’ufficiale in seconda, il tenente di vascello W. G. Skyring su ordine di Phillip Parker King, il capitano di vascello australiano a capo dell’intera spedizione. Il 15 dicembre 1828 viene nominato comandante della Beagle il tenente di vascello Robert FitzRoy. Il capitano passò alla storia come zelante esploratore e navigatore. Le disavventure erano però dietro l’angolo: un gruppo di indigeni rubò una lancia alla HMS Beagle, così FitzRoy rapì e tenne in ostaggio le famiglie degli aggressori.
FitzRoy portò in Inghilterra gli ostaggi, tra cui Jemmy Button, che vennero educati dagli inglesi con l’intento di farne missionari. Il secondo viaggio per l’esplorazione del Sud America era affidato alla HMS Chanticleer che all’epoca riversava in condizioni pessime. Non volendo rischiare la missione né aspettare le riparazioni, la HMS Beagle sostituì la HMS Chanticleer il 4 luglio 1831. FitzRoy pensò subito di riportare indietro gli indigeni e chiese ulteriori modifiche alla nave.
Al termine dei lavori, la HMS Beagle aveva il ponte superiore molto più alto, aumentato di 20 centimetri a poppa e 30 centimetri a prua. Allo scafo si aggiunse un rivestimento che ne aumentò il dislocamento di ben 7 tonnellate. Le modifiche aumentarono la manovrabilità della HMS Beagle e ridussero i punti di raccolta d’acqua sui lati, dunque la probabilità di rovesciarsi.
A quei tempi, i comandanti soffrivano spesso di depressione e solitudine in tali missioni: il ruolo assunto non dava loro molte opzioni di socializzare. Ricordando il suicidio dell’ex capitano, FitzRoy spinse per avere a bordo un accompagnatore. Darwin era da poco tempo tornato dal Galles quando il 25 agosto 1831 lesse l’invito di partecipare alla spedizione. Fu il botanico John Stevens Henslow a scrivere affinché Darwin sostituisse il reverendo Leonard Jenyns, l’entomologo ritiratosi all’ultimo momento:
“Ho assicurato che tu sei la persona più adatta che io conosca, e questo non perché ti creda un naturalista rifinito, bensì perché ti ritengo altamente qualificato per raccogliere, osservare, descrivere tutto ciò che andrà descritto in materia di storia naturale.”
Anche l’astronomo George Peacock scrisse a Darwin affinché accettasse la missione sulla HMS Beagle, sottolineando l’importanza scientifica della stessa. Ancora, lo zio Josiah Wedgwood convinse definitivamente il naturalista a partire, vincendo le perplessità del padre di Darwin che invece era scoraggiato dall’assenza di un tornaconto economico.
FitzRoy accolse Darwin con grande piacere a bordo, sia per le sue qualità che per i suoi modi cortesi. Il 27 dicembre del 1831 la HMS Beagle salpa dal porto di Plymouth. Inizia così il lungo viaggio e le ricerche che rivoluzioneranno per sempre le scienze biologiche. La spedizione terminerà il 2 ottobre 1836 a Falmouth, Cornovaglia: Darwin poté studiare da vicino gli ambienti, le specie viventi e raccogliere un gran numero di campioni dall’elevato valore scientifico.
La HMS Beagle continua a servire la scienza esplorando l’Australia nel 1837 con il comandante John Clements Wickham, il lungotenente del precedente viaggio. Fu il tenente assistente esploratore John Lort Stokes che avvistò per primo il Golfo di Beagle, che prende ovviamente il nome dalla nave. Il comando passò proprio a quest’ultimo quando il capitano Wickham si ammalò: il viaggio terminò nel 1843.
Nel 1854 la HMS Beagle divenne nave guardacoste, impiegata contro azioni di pirateria e contrabbando nel Tamigi. Il 1870 segna la fine della lunga e gloriosa carriera della HMS Beagle: il veliero fu venduto e demolito.
La missione della HMS Beagle fu tanto importante che nel 2009, durante la celebrazione dei 200 anni dalla nascita di Darwin, si è proposto di ricostruire la nave. La ricostruzione della HMS Beagle, accantonata per mancanza di fondi, avrebbe permesso ai giovani di viaggiare sulla vecchia rotta, svolgendo nuovi studi sulle orme di Darwin. Il progetto è ripreso il 31 dicembre 2011: il Museo Nao Victoria, in Cile, ospiterà la nuova HMS Beagle. Il 1° novembre 2012 inizia la costruzione ma solo il 15 gennaio del 2013 si diffonde la notizia.
Molti di noi purtroppo non avranno l’occasione di vedere la nuova HMS Beagle, né tantomeno la possibilità di salirci a bordo. Come possiamo dunque, noi amanti della storia, dell’avventura e delle scienze, riviverne gli emozionanti viaggi?
Fortunatamente il modellismo navale ci viene in aiuto, un hobby applicativo molto diffuso perché piacevole, manuale e soddisfacente. Ti suggeriamo dunque la fedelissima riproduzione in scala 1:60 della HMS Beagle, molto apprezzata come si evince dalle ottime recensioni.
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Esponi un pezzo di storia in casa tua e sicuramente i tuoi ospiti la noteranno! La curiosità verrà sicuramente suscitata in chiunque la osservi: sta a te soddisfarla raccontando ciò che hai appreso leggendo il nostro articolo.
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