L’incendio a bordo di una nave è una di quelle situazioni di emergenza che se non studiata bene e controllata, molto spesso, provoca danni irreversibili e l’affondamento della nave. Non è possibile prendere confidenza nè per gradi nè con l’aiuto di simulatori. Vi sono infatti incendi che mettono in seria difficoltà anche esperti in tale ambito, come i vigili del fuoco. Molte sono le imbarcazioni che hanno avuto questo spiacevole inconveniente, come ad esempio: la Tirrenia Sharden, il sottomarino russo, ma anche altre che hanno scampato il pericolo come : la Moby Cargo. Di seguito alcune delle normative antincendio.
Per poter cercare di fronteggiare un evento grave come un incendio bisogna acquisire chiare conoscenze sulla teoria e sull’innesco dell’incendio; prendere confidenza con i sistemi di allarme incendio, i DPI prescritti e gli impianti di estinzione fissi e mobili.
I fattori di rischio per l’uomo sono:
E’ articolata in 3 fasi la lotta agli incendi:
La prevenzione è la fase più importante nella quale dovrebbero essere investite più risorse finanziarie e compiuti più sforzi nella formazione del personale di bordo. Un incendio si sviluppa in seguito alla presenza combinata di combustibile, aria comburente e causa di ignizione. Per spegnere un principio di incendio va eliminato almeno uno di questi fattori: eliminare il comburente (ossigeno) significa evitare la presenza dell’aria, cosa impossibile! Per eliminazione del combustibile si intende che a bordo non devono essere presenti sostanze combustibili, le quali possono essere di tre tipi:
Il più delle volte la causa di ignizione è una fonte di calore la quale, o perchè intensa o perchè viene dispersa in modo errato, porta un combustibile oltre la sua temperatura di ignizione. Nei locali di macchina è più frequente il pericolo di incendio poichè sono presenti combustibili e numerose cause di innesco.
La prevenzione e l’estinzione continuano ad essere fasi molto critiche ed impegnative della lotta contro gli incendi. La rivelazione rappresenta una fase meno problematica, grazie ai progressi dell’elettronica hanno consentito di mettere a punto rilevatori di incendio moto affidabili. I dispositivi automatici, possono essere:
Gli impianti di estinzione a bordo possono essere sia mobili che fissi. Quelli mobili consistono in: estintori portatili di massa inferiore ai 20 kg e idonei per piccoli incendi localizzati, quelli più impiegati sono a polvere o a CO2. Estintori carrellabili con massa fra 30 e 150 kg e idonei per aggredire incendi di medie proporzioni, i più utilizzati sono a CO2 o a schiuma. Quelli fissi invece: impianto ad acqua pressurizzata, ad acqua spruzzata, sprinkler, a nebbia, a CO2, a schiuma, a polvere.
E’ regolamentata dalla SOLAS la compartimentazione antincendio e serve per limitare il propagarsi dell’incendio a tutta la nave, dividendola in zone di fuoco tramite paratie e ponti con resistenza al passaggio di fiamme, calore e fumo. Suddivise nelle seguenti classi:
Le porte tagliafuoco consentono il passaggio di persone e impediscono quello di fiamme, calore e fumo. Sono classificate in modo analogo a quello di ponti e paratie e devono avere in più le seguenti caratteristiche. Devono poter essere aperte da una sola persona da ogni lato della paratia; il comando può anche avvenire dal ponte (rossa per porta aperta, verde per porta chiusa); una volta aperte, devono chiudersi automaticamente a velocità non pericolosa.
Hai presente le bestie gigantesche dal mare? Qui si va oltre, in Australia è emerso…
Capodanno 2025, quali sono le vacanze da prenotare subito per evitare di restare a casa?…
Ci sono creature marine che sono particolarmente spaventose, come il ragno di mare. Se lo…
La crociera in autunno è sempre più richiesta. Il segreto per risparmiare? Prenotare all'ultimo momento,…
Simulazioni riconducono alla presenza di un oceano sotterraneo al di sotto della fredda superficie di…
Gli scienziati lanciano l'allarme, non c'è più niente da fare: le correnti oceaniche rappresentano una…