Navi da crociera

Incendio a bordo delle navi: sicurezza e prevenzione

L’incendio a bordo di una nave è una di quelle situazioni di emergenza che se non studiata bene e controllata, molto spesso, provoca danni irreversibili e l’affondamento della nave. Non è possibile prendere confidenza nè per gradi nè con l’aiuto di simulatori. Vi sono infatti incendi che mettono in seria difficoltà anche esperti in tale ambito, come i vigili del fuoco. Molte sono le imbarcazioni che hanno avuto questo spiacevole inconveniente, come ad esempio: la Tirrenia Sharden, il sottomarino russo, ma anche altre che hanno scampato il pericolo come : la Moby Cargo. Di seguito alcune delle normative antincendio.

Come fronteggiare un incendio

Per poter cercare di fronteggiare un evento grave come un incendio bisogna acquisire chiare conoscenze sulla teoria e sull’innesco dell’incendio; prendere confidenza con i sistemi di allarme incendio, i DPI prescritti e gli impianti di estinzione fissi e mobili.

I fattori di rischio per l’uomo sono:

  • Le ustioni, lesioni dei tessuti dovuti alla loro esposizione al alte temperature. Possono essere di 1°,2° e 3° grado.
  • Lo shock termico, detto anche colpo di calore, è l’effetto della permanenza prolungata in ambienti a temperatura superiore a quella corporea.
  • La presenza di gas tossici e soffocanti, il più pericoloso è il monossido di carbonio, il quale insieme all’emoglobina, rendono i globuli rossi incapaci di assorbire ossigeno e veicolarlo ai tessuti.
  • La presenza di fumo, è un enorme fonte di pericolo perchè invade locali diversi da quelli di origine, riducendo la visibilità, provocando irritazione agli occhi e creando danni respiratori.
  • Lo sviluppo di panico, generato dall’effetto combinato di più fattori causati da un incendio che fa commettere errori fatali.

Lotta contro gli incendi

E’ articolata in 3 fasi la lotta agli incendi:

  • Prevenzione
  • Rivelazione
  • Estinzione

La prevenzione è la fase più importante nella quale dovrebbero essere investite più risorse finanziarie e compiuti più sforzi nella formazione del personale di bordo. Un incendio si sviluppa in seguito alla presenza combinata di combustibile, aria comburente e causa di ignizione. Per spegnere un principio di incendio va eliminato almeno uno di questi fattori: eliminare il comburente (ossigeno) significa evitare la presenza dell’aria, cosa impossibile! Per eliminazione del combustibile si intende che a bordo non devono essere presenti sostanze combustibili, le quali possono essere di tre tipi:

  • Combustibili solidi, con cui sono realizzate parti strutturali e suppellettili.
  • Combustibili liquidi o gassosi necessari per la propulsione della nave.
  • Combustibili trasportati per il carico.

Il più delle volte la causa di ignizione è una fonte di calore la quale, o perchè intensa o perchè viene dispersa in modo errato, porta un combustibile oltre la sua temperatura di ignizione. Nei locali di macchina è più frequente il pericolo di incendio poichè sono presenti combustibili e numerose cause di innesco.

La prevenzione e l’estinzione continuano ad essere fasi molto critiche ed impegnative della lotta contro gli incendi. La rivelazione rappresenta una fase meno problematica, grazie ai progressi dell’elettronica hanno consentito di mettere a punto rilevatori di incendio moto affidabili. I dispositivi automatici, possono essere:

  • Rilevatori di fumo: sono i più preferibili perchè il fumo rappresenta una prima fase di incendio.
  • Rilevatori di temperatura: sono in grado di emettere un segnale proporzionale alla velocità con cui cresce la temperatura.
  • Rilevatori di fiamma: sensibili ai raggi ultravioletti e infrarossi emessi dai corpi caldi e dalle fiamme.

Impianti di estinzione

Gli impianti di estinzione a bordo possono essere sia mobili che fissi. Quelli mobili consistono in: estintori portatili di massa inferiore ai 20 kg e idonei per piccoli incendi localizzati, quelli più impiegati sono a polvere o a CO2. Estintori carrellabili con massa fra 30 e 150 kg e idonei per aggredire incendi di medie proporzioni, i più utilizzati sono a CO2 o a schiuma. Quelli fissi invece: impianto ad acqua pressurizzata, ad acqua spruzzata, sprinkler, a nebbia, a CO2, a schiuma, a polvere.

Compartimentazione antincendio

E’ regolamentata dalla SOLAS la compartimentazione antincendio e serve per limitare il propagarsi dell’incendio a tutta la nave, dividendola in zone di fuoco tramite paratie e ponti con resistenza al passaggio di fiamme, calore e fumo. Suddivise nelle seguenti classi:

  • Classe A: di alta resistenza, costruita in acciaio o altro materiale equivalente, divisa nelle sottoclassi A-60, A-30, A-15, A-0, dove il numero indica i minuti di resistenza.
  • Classe B: di media resistenza, costruita con materiali non combustibili di tipo approvato, divisa nelle sottoclassi B-15 e B-0.
  • Classe F: bi bassa resistenza, costruita con materiali incombustibili approvati ma senza prescrizione sul passaggio di fiamme, calore e fumo.

Le porte tagliafuoco consentono il passaggio di persone e impediscono quello di fiamme, calore e fumo. Sono classificate in modo analogo a quello di ponti e paratie e devono avere in più le seguenti caratteristiche. Devono poter essere aperte da una sola persona da ogni lato della paratia; il comando può anche avvenire dal ponte (rossa per porta aperta, verde per porta chiusa); una volta aperte, devono chiudersi automaticamente a velocità non pericolosa.

Beatrice Italiano

Studentessa di Ingegneria Navale della Federico II. Da qualche anno ho scoperto la passione per il mare e per le costruzioni navali, la scienza e la tecnologia alimentano il mio desiderio di scoprire e studiare sempre più cose.

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Beatrice Italiano

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