Terzo Aksungur consegnato alla marina militare turca
La Türk Deniz Kuvvetleri, ovvero la marina militare turca, ottiene il terzo aeromobile unmanned Aksungur MALE UCAV. Lo sviluppo di tali veicoli ha richiesto alla Turkish Aerospace Industries (TAI) solo 18 mesi. Deriva da un altro sistema UAV chiamato ANKA, ecco il perché dei tempi così ristretti, ciononostante Aksungur rispetto al “genitore” ha molti più assi nella manica. Il primo volo inaugurale avvenne nel 2019 con la durata di 1000 ore. Durante le prove del 25 aprile, l’aeromobile ha centrato un bersaglio distante 30 km da un’altezza di 6.000 metri.
I veicoli senza pilota hanno un potenziale tattico smisurato e la Turchia ha più volte dimostrato di puntare tanto su essi. Il punto di forza è la versatilità: il sistema di combattimento, infatti, può adattarsi e configurarsi in coerenza al tipo di missione. Durante la guerra tra Russia e Ucraina abbiamo assistito a più episodi con protagonisti appunto droni. I sistemi unmanned hanno causato gravi danni alla flotta russa; basti ricordare i TB2 made in Turkey utilizzati dagli ucraini per distruggere le difese antiaeree nemiche sull’Isola dei Serpenti e le motovedette russe.
La marina militare turca riceve il terzo Aksungur MALE UCAV
İsmail Demir, capo della Turkish Defence Industries Presidency (SSB), ha confermato la consegna del terzo Aksungur il 4 agosto 2022. Con questo, la marina militare turca raggiunge i 21 droni d’attacco disponibili nel proprio arsenale.
Oltre ai tre Aksungur, la Turchia possiede dieci aeromobili a pilotaggio remoto (APR) UCAV TB2-BAYRAKTAR ed otto UAV ANKA. Questi ultimi sono divisi in quattro di tipo B e quattro di tipo S. In particolare, su Anka-S troviamo una antenna SATCOM ed un computer, entrambi necessari per missioni di attacco aereo con controllo satellitare (satellite-controlled airstrike).
Cosa offrono tali aeromobili alla forza navale turca?
Aksungur apparitene alla classe MALE (Medium Altitude Long Endurance) degli UAV (unmanned aerial vehicle) e può operare in maniera versatile volando entro circa 12.000 metri d’altezza. Può condurre missioni di intelligence multiruolo, sorveglianza, ricognizione e attacco. Gli obiettivi attuali sono due: aumentare le capacità di ricognizione della Marina turca e supportarla nella guerra sottomarina.
Per quanto riguarda il secondo punto, la Turkish Aerospace ha predisposto l’UAV Aksungur per il posizionamento di sonoboe. La sonoboa è un galleggiante lanciato in mare dall’alto: i trasmettitori sulla sommità fuori dall’acqua comunicano le informazioni ottenute dai sensori acustici immersi. In questo modo è possibile, al pari dei sonar, individuare sottomarini nemici. Ancora non è definita una data ma la Turkish Aerospace intende testare il suo velivolo unmanned per la trasmissione di dati provenienti da sonoboe entro l’anno.
Principali caratteristiche del veicolo Aksungur
- Lunghezza: 11.6 m
- Apertura alare: 24 m
- Carico utile: 750 kg
- Autonomia: +50 h (varia in funzione del carico)
- Maximum Take-Off Weight: 3300 kg
- Service Ceiling: +12.000 m
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