Royal Navy e Kaijō Jieitai insieme nel canale della Manica
Una esercitazione congiunta tra Royal Navy e Kaijō Jieitai ha luogo nel canale della Manica. Hanno preso parte all’addestramento le navi britanniche HMS Mersey e HMS Enterprise con quelle giapponesi JS Kashima e JS Shimakaze.
L’esercitazione congiunta tra Royal Navy e Kaijō Jieitai
Il 20 giugno 2022, Royal Navy e Kaijō Jieitai s’incontrano a largo della contea Dorset nel canale della Manica. L’esercitazione aveva il principale obiettivo di valutare la capacità di coordinamento tra le navi da guerra delle due nazioni. Era in programma anche uno “scambio” di marinai ma il maltempo ha impedito gli spostamenti in barca.
Per la Royal Navy erano schierate la HMS Mersey e HMS Enterprise. Mentre la prima è un pattugliatore classe River, la seconda è una nave da ricerca oceanografica SVHO. Sono giapponesi invece le unità JS Kashima e JS Shimakaze. La Kashima è una nave scuola che addestra i cadetti ufficiali; la Shimakaze è un cacciatorpediniere missilistico. Il Tenente Comandante Nicholas Radue, Ufficiale Esecutivo della HMS Mersey, commenta l’operazione:
“È stato un piacere potersi addestrare con la Forza di autodifesa giapponese durante le operazioni nelle acque del Regno Unito. Esercitazioni come queste non solo offrono eccellenti opportunità di formazione per le nostre rispettive flotte ma rafforzano anche il legame tra i nostri due Paesi”.
Royal Navy e Kaijō Jieitai insieme ancora una volta
Non è la prima volta che le due potenze navali collaborano. Le stesse navi giapponesi che hanno partecipato all’esercitazione nella Manica già operarono al fianco della HMS Prince of Wales durante una missione d’addestramento NATO. Un portavoce della marina giapponese spiega che la missione di addestramento nel Regno Unito è il seguito del dispiegamento avvenuto lo scorso anno. Si riferisce alla presenza del Carrier Strike Group del Regno Unito nell’Indo-Pacifico: l’anno scorso l’ammiraglia HMS Queen Elizabeth fece scalo a Yokosuka, vicino Tokyo.
La cooperazione militare tra Giappone e Regno Unito rafforza la pace e la stabilità nella regione indo-pacifica a beneficio della comunità internazionale. Dopo l’esercitazione, Royal Navy e Kaijō Jieitai si sono separate: la Shimakaze sosta a Portsmouth mentre la Kashima lungo il Tamigi. Entrambe le navi raggiungeranno nuovamente la flotta britannica per ulteriori esercitazioni nel fine settimana, questa volta con la navigation training ship della Royal Navy HMS Severn.
Non perdere gli altri articoli MarineCuE!
Australia e Nuova Zelanda inviano le loro più grandi navi in vista della ventottesima Rim of the Pacific (RIMPAC). La Rim of the Pacific è un’esercitazione con partecipanti e spettatori. La prima RIMPAC risale al 1971 e da allora ne prendono parte attivamente USA, Australia e Canada. Con gli anni si sono unite altre nazioni come UK, Giappone, Corea del Sud e tante altre aspettano il loro turno. Le marine militari che osservano, difatti, hanno un ruolo marginale che tuttavia può mutare negli anni. Potremmo definirla una sorta di “gavetta” dove le forze navali prima guardano quello che fanno i “big” per poi accompagnarli probabilmente negli anni successivi.
Lo studio del Moskstraumen porta a risultati straordinari dopo svariati tentativi poco soddisfacenti. Il Moskstraumen è un maelstrom che si verifica nel nord della Norvegia. Le correnti e le onde di quel luogo hanno ostacolato i convenzionali strumenti di ricerca per anni ma le cose sono cambiate. La tecnologia e il progresso hanno offerto un’alternativa a quanto finora fatto e permesso recentemente di ottenere ottimi risultati.
Le celle a combustibile (in inglese “fuel cells”) sono dispositivi in grado di generare in modo continuo elettricità. Una fuel cell trasforma l’energia chimica di un combustibile (ad esempio il metanolo) in energia elettrica e acqua. Tali dispositivi elettrochimici hanno acquisito nel tempo sempre più spazio e l’interesse continua a crescere anche in ambito navale. Le celle a combustibile non solo possono alimentare navi e veicoli unmanned ma anche fornire energia elettrica in aree poco accessibili.