Rendere l’acqua di mare potabile, il QuenchSea
QuenchSea rappresenta un importante passo avanti nella risoluzione di problematiche idriche, rendendo l’acqua di mare potabile.
Le sorgenti spesso riducono o fermano la loro produzione idrica. Ciò può provocare momentanee o permanenti condizioni di siccità in alcune zone del pianeta. Si stima che ogni anno muoiono sulla terra circa 7 milioni di persone a causa della siccità o di acqua non potabile.
I campi di applicazione di QuenchSea sono molteplici. È utile anche in barca, da portare con sé nelle escursioni in montagna, in viaggi in zone esotiche.
Questo dispositivo ha la particolarità di rendere l’acqua di mare potabile e funziona in tempi rapidi. Inoltre è un dispositivo molto low cost, costa appena 53 euro.
Al momento si tratta ancora di un prototipo, ha la grandezza di un ferro da stiro e permette di rendere potabile l’acqua di mare fino a 3 litri all’ora. Cioè di un potenziale di 50 litri prodotti al giorno con questo dispositivo, sufficienti da salvare la vita a chi si dovesse trovare in assenza di acqua. Inoltre il dispositivo pesa solo 1 kg, è quindi facilmente trasportabile ovunque.
Gli ideatori hanno pubblicato il loro progetto sul sito Indiegogo per raccogliere fondi per la realizzazione. Al momento sono stati raccolti fondi per una cifra ben 7 volte superiore a quella richiesta. Ciò permette di ben sperare nell’immediata realizzazione di questo dispositivo già nei primi mesi del 2021.
Come diventa l’acqua di mare potabile?
Il dispositivo funziona a carica manuale, non necessita di batterie o alimentazione elettrica. Questa caratterista permette di usare il dispositivo ovunque.
Per rendere l’acqua di mare potabile, i progettisti si affidano ad un sistema idraulico combinato con diversi filtri ed una membrana ad osmosi inversa.
Alla base del funzionamento resta lo stesso processo usato in alcuni impianti di dissalazione, l’osmosi inversa. Viene forzato il passaggio del liquido da depurare, in questo caso l’acqua del mare, attraverso una o più membrane che trattengono così le impurità e creano acqua purificata da sale e inquinanti.
QuenchSea usa una lunga leva telescopica che genera una pressione di 60 bar. Questa pressione è sufficiente per il filtraggio dell’acqua attraverso i tre strati filtranti che non lasciano passare molecole che siano oltre gli 0,01 micron di diametro.
A concludere il processo di filtraggio ci sono i filtri ai carboni attivi che rendono il liquido piacevole al gusto, oltre che potabile. Il team ha dimostrato con vari test, la funzionalità dei primi dispositivi, passando dagli oltre 35.000 TDS (Total Dissolvent Solids) dell’acqua marina al di sotto dei 1.000 TDS, limite oltre cui un’acqua si può considerare potabile.
“Speriamo che questo lancio del prodotto possa in qualche modo risolverlo. La nostra missione è di donare 100 milioni di dispositivi QuenchSea entro il 2027 e avere un impatto su oltre 1 miliardo di persone. Il nostro obiettivo è quello di superare le vostre aspettative ad ogni livello e tenervi completamente aggiornati sul nostro viaggio, dalla messa a punto dello sviluppo del prodotto, della produzione e della consegna, alla condivisione dell’impatto che avremo a livello globale” dicono gli ideatori.