La Grecia esorta l’IMO: i mercantili subiscono attacchi
La Grecia esorta l’IMO perché la situazione sta diventando insostenibile. La guerra che affligge l’Ucraina e voluta dal leader russo Vladimir Putin diventa ogni giorno sempre più grave. Sono in pericolo anche le navi commerciali appartenenti a nazioni estranee e purtroppo e le conseguenze a danno dei civili si rivelano drammatiche.
La Grecia esorta l’IMO come l’intera NATO
I mercantili che navigano nel Mar Nero e nel Mar d’Azov sono esposti ad attacchi accidentali. La guerra rappresenta una minaccia per chiunque navighi in quelle acque, poco conta la nazione di appartenenza. Per questo motivo la Grecia, insieme ad altri Paesi, esorta l’IMO affinché tuteli la sicurezza della navigazione all’interno delle aree blu interessate dal conflitto.
La marina militare della Russia ha dispiegato numerose navi militari in quell’area ecco perché sono frequenti azioni di natura aggressiva. Già il NATO Shipping Centre, ente che fa da tramite tra la NATO e le navi mercantili, avverte riguardo l’alto rischio che corrono i civili.
“Ci sono diversi rapporti open source di navi civili colpite direttamente o indirettamente a seguito di atti bellici nel Mar Nero nord-occidentale all’interno delle acque territoriali ucraine e nelle acque internazionali adiacenti. La navigazione civile è incoraggiata a prestare attenzione e ad essere in allerta all’interno dell’area.”
Si pregano quindi le navi civili di rimanere in contatto con le autorità marittime nazionali e locali sia per ottenere supporto che per documentare gli eventi. In caso di incidenti, le navi sono tenute a descrivere accuratamente i fatti. Di seguito riportiamo la mappa pubblicata dal NATO Shipping Centre che in vigore dal primo marzo 2022 mostra gli avvisi di navigazione emessi dall’Ufficio Idrografico Spagnolo NAVAREA COORD III:
La Grecia esorta l’IMO affinché metta in salvo le navi commerciali
Ad oggi sappiamo di quattro attacchi avvenuti ai danni di mercantili. In particolare 3 di questi attacchi hanno ferito gravemente alcuni marinai impegnati nel loro lavoro. Il pericolo non proviene solo da missili o da proiettili di diversa natura ma anche da mine navali.
Ioannis Plakiotakis, ministro delle Attività marittime e della politica insulare di Atene, ha dichiarato che la Grecia esorta l’IMO a porre rimedio. Atene è in prima linea e alla Grecia si sono aggiunte altre nazioni come il Belgio, l’Olanda, la Germania, l’Italia ma anche gli stati insulari Cipro e Malta. Non solo Paesi europei ma anche l’Australia e gli Stati Uniti condividono l’apprensione. Ioannis Plakiotakis ha personalmente manifestato le sue preoccupazioni a Kitack Lim che attualmente riveste il ruolo di 9th Secretary General of the International Maritime Organization (IMO).
Quali sono le raccomandazioni della NATO?
Il NATO Shipping Centre raccomanda ovviamente di tenersi quando più lontano possibile da unità militari ed evitare le aree sottoposte ad attacchi frequenti. Occorre mantenersi in costante contatto con le autorità tenendo però conto che gli attacchi informatici disturbano pesantemente le comunicazioni. Sono alti i rischi di interferenze che danneggiano GPS, spoofing AIS ed altri strumenti elettronici utili alla navigazione.
“Le navi devono garantire che il sistema di identificazione automatica (AIS) sia sempre in trasmissione (tranne quando il comandante ritiene che continuare a utilizzare l’AIS potrebbe compromettere la sicurezza o la protezione della nave o quando un incidente di sicurezza è imminente), in linea con le disposizioni della International Convention for the Safety of Life at Sea (SOLAS) e monitorare il canale VHF 16”.
Non perderti gli altri articoli MarineCuE!
Un marinaio ucraino affonda lo yacht russo di proprietà di Alexander Mijeev. Le autorità portuali sono intervenute tempestivamente per salvare il panfilo col nome di Lady Anastasia e bloccare l’autore del gesto.
L’uomo ha ammesso di aver danneggiato volontariamente il panfilo in quanto il proprietario è a capo di una ditta di armi di stato russa. Il movente del gesto è quindi la rappresaglia nei confronti dell’invasione ai danni dell’Ucraina. Ha raccontato poi al giudice di aver perso il controllo dopo aver appreso la notizia riguardo l’abbattimento di un palazzo a causa di un elicottero russo. Non si pente e sarebbe pronto a farlo di nuovo.