Crociere post Coronavirus: cosa cambierà
La pandemia da Coronavirus ha costretto molti Paesi del mondo a cambiare stile di vita e a modificare quasi tutti i settori industriali e commerciali. Anche il settore delle crociere dovrà prepararsi a importanti cambiamenti. Secondo gli esperti, quest’ultimo avverrà in diverse fasi e richiederà anche soluzioni a lungo termine. La sfida coinvolgerà tutti: dagli architetti e i designer al personale di bordo. Tutti dovranno che dovranno rispettare le nuove regole e adattarsi alla rivoluzione post coronavirus.
Comunicazione e design delle flotte
Secondo Stefano Pastrovich, un innovatore dell’architettura con alle spalle 25 anni di esperienza, sarà necessario studiare nuovi piani di comunicazione. I passeggeri dovranno quindi essere ben informati attraverso dépliant e brochure illustrative su tutte le misure di contenimento, sulle regole e sui limiti da rispettare a bordo.
Anche il design sarà un aspetto da non sottovalutare. Le aziende dovranno infatti impegnarsi a investire in questo settore per sviluppare le flotte. Quest’ultime dovranno trasmettere un’immagine di sicurezza. Una volta salito a bordo, il passeggero dovrà infatti avere la percezione di sentirsi in un posto sicuro, dove può rilassarsi e svagarsi insieme alla sua famiglia.
Soluzioni di contenimento
Le compagnie da crociera, come la Msc Crociere, stanno sviluppando soluzioni di progettazione che possano garantire la salute dei passeggeri. Tra queste troviamo: l’organizzazione delle aree, la creazione di piccoli spazi chiusi e la sostituzione dei buffet con ristoranti. Fino a qualche mese fa (prima della pandemia) i passeggeri avevano infatti a disposizione 24h i buffet. Quest’estate, molto probabilmente, verranno serviti solo pasti al tavolo da personale munito di guanti e mascherina, evitando così le code per riempirsi i piatti e il contatto diretto con posate e stoviglie. Ovviamente questo modifica del servizio ristorazione richiederà un aumento della forza lavoro.
Per quanto riguarda l’organizzazione degli spazi, Pastrovich ha pensato di utilizzare i tessuti. Quest’ultimi possono infatti creare percorsi, sono riciclabili e possono essere rimossi e puliti con grande facilità. In un’ottica di design possono creare piacevoli giochi di luce. Inoltre, si tratta di una soluzione più economica rispetto a legno e plexiglass
Il personale di bordo dovrà infine essere sempre pronto a fornire le mascherine ai passeggeri e tutti gli ambienti dovranno essere sottoposti ad una costante pulizia ed igienizzazione.
Controlli medici a bordo
Per garantire la salute e la sicurezza di ogni passeggero, verrà sicuramente effettuato un controllo della temperatura corporea prima dell’imbarco. Non solo. Molte compagnie da crociera stanno pensando di effettuare anche un monitoraggio continuo durante tutto il viaggio. Non si sa ancora se si opterà per screening periodici, se si richiederanno autocertificazioni del proprio stato di salute, se i passeggeri saranno dotati di termometri o se verranno effettuati test a risposta rapida prima di salire a bordo.
Prenotazione tariffe
Gli analisti prevedono un abbassamento delle tariffe, all’incirca del 25%. Questo permetterà di invogliare i passeggeri a tornare a bordo. Molte compagnie da crociera stanno inoltre sviluppando policy di cancellazione più flessibili. Ad esempio, sarà possibile cancellare o modificare il proprio viaggio, pochi giorni prima dalla partenza senza incorrere in penali.
Numero di passeggeri e itinerari brevi
Un altro cambiamento riguarderà il numero di passeggeri. Le navi quest’estate saranno molto meno affollate: per garantire il distanziamento sociale non potranno più essere occupate al 100% della loro capacità. Anche il numero di navi in circolazione diminuirà. Per via del differimento della propagazione dei contagi nelle varie aree del mondo, non tutte le navi potranno ripartire nello stesso periodo.
Quest’anno i vacanzieri dovranno probabilmente rinunciare ai lunghi viaggi. Gli itinerari delle navi da crociera saranno infatti più brevi (non più di una settimana) e più vicini. Il risultato è che ci saranno più crociere nel Mediterraneo e meno nel resto del mondo.