Nel Lazio scatta il DIVIETO di balneazione | Cittadini costretti a sobbarcarsi numerosi chilometri per potersi rinfrescare in estate

Divieto di balneazione (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Scattano i controlli sulle acque laziali: tra allarmi, ordinanze e divieti, alcune spiagge restano off-limits.
L’estate ormai è dietro l’angolo e, come ogni anno, c’è una sola cosa che tutti vogliono: un po’ di refrigerio, meglio se tra sabbia, ombrelloni e onde. Il mare è la meta preferita, c’è poco da fare. Ma non sempre le cose vanno come previsto. Già solo l’idea che qualcosa possa ostacolare un bel bagno rilassante, può far storcere più di qualche naso.
Ormai lo sappiamo: la qualità dell’acqua è diventata un criterio fondamentale. Nessuno vuole rischiare di finire in acque torbide, nel vero senso della parola. Basta una voce, una segnalazione, e la preoccupazione si diffonde. I bagnanti iniziano a cercare aggiornamenti, verificare mappe, cambiare programmi. Insomma, il panico — magari esagerato — si fa sentire eccome.
Poi, diciamolo, fare marcia indietro non è mai piacevole. Quando uno ha già l’asciugamano pronto e la crema solare spalmata, scoprire che non si può fare il bagno proprio lì dove aveva deciso di andare… ecco, è una seccatura. E non parliamo di chi deve macinare decine di chilometri per trovare un’alternativa balneabile. Mica tutti hanno tempo o mezzi per improvvisare.
Per questo, ogni volta che esce una nuova ordinanza o si aggiornano i controlli sulla qualità delle acque, si accende l’allarme. Anche se — e qui lo anticipiamo con cautela — la situazione non è affatto tragica come sembra.
La nuova mappa regionale
Come riportato anche da Fanpage, la Regione Lazio ha ufficializzato una delibera che, come ogni anno, stabilisce dove ci si può tuffare e dove no. Ci sono zone — limitate, ma presenti — che non superano i controlli per la balneazione.
Si tratta, perlopiù, delle aree dove l’inquinamento continua a essere un problema davvero molto serio. Vediamo quindi quali sono questi punti critici in cui è vivamente sconsigliato fare il bagno, anche occasionalmente.

I luoghi in cui il bagno resta proibito
Tra le aree dove è scattato il divieto di balneazione, in provincia di Roma ci sono nomi noti: Civitavecchia, con il tratto da Torre Valdaliga al porto, diversi fossi tra Santa Marinella, Ladispoli, Cerveteri e Fiumicino. Anche tratti del Tevere, sia sulla riva destra che su quella sinistra, rientrano nei divieti.
Più a sud, stessa storia: Terracina, Sabaudia, Gaeta, Formia, fino ai porti di Ponza e Ventotene. Vietato anche il bagno in alcuni punti di Minturno, vicino alla foce del Garigliano. Nel viterbese, ci sono problemi a Montalto di Castro, Tarquinia e in alcune aree del lago di Bolsena e Bracciano. Il monitoraggio, affidato all’Arpa, ha restituito comunque un quadro molto positivo: la stragrande maggioranza delle acque del litorale laziale è stata valutata come “eccellente”. Perciò solo i tratti già conosciuti come problematici rimangono non balneabili.