Da convento a prigione delle streghe | Arrivato in questo eremo sarai avvolto dalla magia: quello che trovi vale la fatica dei 241 scalini

Illustrazione di una progione (Pexels FOTO) - www.marinecue.it

Illustrazione di una progione (Pexels FOTO) - www.marinecue.it

Questo antico convento si è trasformato molte volte nel corso del tempo, ed ancora oggi riesce a sconvolgere le persone.

Gli eremi sono luoghi isolati, spesso costruiti su montagne o in zone poco accessibili, dove un tempo si ritiravano monaci o eremiti in cerca di silenzio e spiritualità. Sono spazi lontani dal mondo, nati per vivere in preghiera e contemplazione, immersi nella natura.

Molti di questi eremi sono antichi, alcuni risalgono al Medioevo, e colpiscono per la loro posizione spettacolare: incastonati nella roccia, affacciati su vallate, o nascosti tra i boschi. Solo raggiungerli a piedi è un’esperienza che ti mette in uno stato d’animo diverso.

Oggi non sono più abitati da eremiti come una volta, ma restano mete molto amate da chi cerca pace, riflessione o anche solo una pausa dal caos quotidiano. Alcuni sono diventati luoghi turistici o spirituali, dove si può anche dormire e meditare.

Insomma, gli eremi non sono solo “posti lontani”, ma veri e propri simboli di ricerca interiore. Anche se non sei credente, andarci ti fa staccare. E ogni tanto, diciamolo, ce n’è davvero bisogno.

Quei luoghi sospesi tra cielo e silenzio

Ci sono posti che sembrano fuori dal tempo, dove appena arrivi ti viene da abbassare la voce, anche se non c’è nessuno. Gli eremi sono così. Sono rifugi di silenzio, spesso aggrappati alle montagne o nascosti nei boschi, costruiti secoli fa da chi cercava pace, solitudine, e un contatto più profondo con qualcosa.

In Italia ce ne sono tantissimi e, te lo giuro, sono uno più suggestivo dell’altro. Prendi l’Eremo di San Bartolomeo in Legio, nella Majella: è incastonato nella roccia, un vero nido spirituale scavato nella montagna. E non serve essere religiosi per apprezzarli. Anche solo il cammino per raggiungerli ti porta in un altro mondo. Ma anche quello di San Juan de Gaztelugatxe non scherza.

Illustrazione dell'isola di Gaztelugatxe (Wikipedia Clementp.fr FOTO) - www.marinecue.it
Illustrazione dell’isola di Gaztelugatxe (Wikipedia Clementp.fr FOTO) – www.marinecue.it

Un eremo tra mare e leggende

E poi ci sono eremi come quello di San Juan de Gaztelugatxe, sulla costa basca della Spagna, che sembrano usciti da un film. Anzi no, da una serie: è proprio lì che hanno girato le scene di Roccia del Drago ne Il Trono di Spade. E già questo basterebbe a incuriosire.

Ma quando scopri che per arrivarci devi percorrere un ponte di pietra e 241 gradini, con l’oceano che si infrange sotto… be’, ti viene voglia di partire subito. Questo eremo è dedicato a San Giovanni Battista e risale al X secolo, anche se nel tempo ha subito attacchi, incendi e ricostruzioni. C’è anche una leggenda: se sali fino in cima e suoni la campana tre volte, puoi esprimere un desiderio.