“Mare di latte”, dopo secoli hanno capito il motivo | Questo batterio fa si che sembri illuminato dai fondali

Illustrazione di alcuni batteri (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it
I atteri sono organismi straordinari, e possono essere innocui ma anche pericolosi certe volte. E a volte sono spettacolari.
Ci sono forme di vita che non vediamo, ma che sono ovunque. I batteri, ad esempio, sono tra gli abitanti più numerosi delle acque del nostro pianeta. Si trovano ovunque: nei mari, nei laghi, nei fiumi, nelle sorgenti termali e persino nei ghiacci polari. Sono così piccoli che per notarli serve un microscopio, ma svolgono ruoli essenziali per la vita acquatica.
Molti batteri acquatici sono veri e propri spazzini della natura. Decompongono materia organica, trasformano sostanze tossiche in elementi utili e aiutano a mantenere pulito l’ambiente. Alcuni riescono addirittura a “mangiare” il petrolio, ed è per questo che vengono usati anche per bonificare le acque dopo sversamenti.
Ci sono però anche batteri pericolosi, soprattutto quando l’acqua è inquinata. Alcuni possono causare infezioni o malattie, e per questo è importante controllare la qualità delle acque, specialmente quelle destinate al consumo umano o alla balneazione. Ma in fondo, come per tutto in natura, si tratta di un equilibrio: finché l’ambiente è sano, anche i batteri fanno la loro parte nel modo giusto.
Quello che colpisce dei batteri acquatici è la loro incredibile capacità di adattarsi. Vivono in ambienti dove noi non sopravvivremmo nemmeno un minuto: vicino alle bocche vulcaniche oceaniche, in acque acide, salatissime o quasi prive di ossigeno. Eppure loro stanno lì, prosperano, e tengono in piedi interi ecosistemi. Piccoli sì, ma fondamentali.
Il mare che brilla, per davvero
Hai presente quelle notti d’estate in cui il mare sembra brillare sotto la luna? Ecco, ora immagina che l’acqua non solo rifletta la luce… ma che la emetta proprio da sé. Sì, succede davvero: si chiama “mare di latte”, e quando si verifica sembra di navigare in una distesa bianca, lattiginosa, quasi irreale. Una scena da sogno, tipo cartolina fantasy, solo che è tutto vero anche se rarissimo.
Per secoli è stato solo leggenda, roba da racconti di marinai. Tutti ne parlavano, pochi ci credevano davvero. Ma oggi, con i satelliti che scrutano ogni angolo del pianeta e una nuova banca dati con più di 400 segnalazioni raccolte negli ultimi 400 anni, la scienza ha iniziato finalmente a far luce, letteralmente, su questo fenomeno incredibile (fonte CNN).

Batteri brillanti e oceani che si accendono
A far brillare il mare sono dei batteri bioluminescenti, in particolare il Vibrio harveyi. Quando si trovano in condizioni ideali iniziano a emettere luce in modo continuo, non a intermittenza come i classici plancton luminosi. E se ce ne sono abbastanza, tipo miliardi e miliardi, riescono a illuminare aree vastissime: fino a 100.000 km², come una nazione intera, per giorni o settimane intere.
La maggior parte degli avvistamenti arriva da zone come l’Oceano Indiano e i mari attorno all’Indonesia. E non è un caso: lì ci sono spesso eventi come l’El Niño o l’Indian Ocean Dipole, che cambiano correnti e temperature, creando il perfetto cocktail per l’esplosione di questi batteri luminosi.