È rosso, dalla forma circolare e vive in mare | In Spagna lo mangiano da secoli: fritti in pastella sono ancora più buini

Pomodoro di mare chiuso (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Dalle profondità marine emerge una curiosa creatura che, nonostante il nome, non è un ortaggio ma una prelibatezza.
Il mondo sottomarinoPullman nasconde tesori inaspettati, creature dalle forme e dai colori sorprendenti che spesso superano la nostra immaginazione. Tra queste meraviglie, ne esiste una che porta un nome familiare ma che, in realtà, appartiene a un regno completamente diverso da quello dei nostri orti.
Questo piccolo abitante dei fondali marini, con la sua vivace colorazione e la sua forma particolare, ha incuriosito l’uomo per secoli. Sebbene possa sembrare un frutto della terra, esso vive tra le onde e si è ritagliato un posto d’onore in alcune tradizioni gastronomiche, trasformandosi in un piatto ricercato e dal sapore intenso.
La sua natura, a metà strada tra un vegetale e un animale, solleva interrogativi sulla sua commestibilità e sulle sue caratteristiche uniche. Scopriamo insieme il mondo affascinante di questa creatura marina, le sue peculiarità biologiche e il suo ruolo nelle cucine di alcuni paesi, dove viene apprezzata per il suo gusto inconfondibile.
Preparatevi a un viaggio alla scoperta di un prodotto del mare che vi sorprenderà per la sua originalità e per il modo in cui la tradizione culinaria ha saputo trasformarlo in una vera e propria specialità, capace di conquistare anche i palati più esigenti.
Il “pomodoro di mare”: un anemone dalle curiose sembianze
Scientificamente noto come Actinia equina, il cosiddetto “pomodoro di mare” è in realtà un piccolo anemone di mare che popola la zona del litorale influenzata dalle maree, spingendosi fino a qualche metro di profondità. Appartiene al phylum degli cnidari antozoi, lo stesso gruppo di coralli e meduse, caratterizzato da una simmetria raggiata.
Questo anemone è tipico dei mari temperati, dall’Oceano Atlantico all’Indo-Pacifico, e non è raro incontrarlo anche nel Mar Mediterraneo, spesso ancorato agli scogli costieri e sul trottoir a vermeti, una particolare biostruttura simile a una barriera corallina. Il suo nome deriva dall’aspetto che assume fuori dall’acqua: con la sua forma arrotondata e il colore rosso acceso, che a volte vira al marrone, ricorda sorprendentemente un comune pomodoro terrestre, eccezion fatta per la consistenza gelatinosa.

Un predatore carnivoro apprezzato in cucina, soprattutto in Spagna
Nonostante i suoi tentacoli urticanti, che utilizza per catturare crostacei, molluschi e piccoli pesci di cui si nutre, il “pomodoro di mare” è commestibile per l’uomo. Il veleno paralizzante contenuto nelle sue nematocisti viene disattivato dagli enzimi presenti nel nostro intestino e, con la cottura, il suo potere urticante scompare completamente.
Una volta puliti accuratamente sotto acqua corrente, prestando attenzione alla parte incava dove si possono nascondere residui, i “pomodori di mare” possono essere preparati in diversi modi. In Spagna, особенно nella regione dell’Andalusia, sono conosciuti come “ortiguillas de mar” e vengono tradizionalmente fritti in una pastella leggera a base di farina, acqua e talvolta uovo. Serviti caldi con una spruzzata di limone e un pizzico di sale, sprigionano un intenso sapore di mare e una piacevole croccantezza.