Onda del mare (Canva foto) - www.marinecue.it
Florida e Sudafrica si distinguono come aree chiave per la produzione di energia rinnovabile dalle correnti oceaniche.
Il nostro pianeta è coperto per oltre il 70% da oceani e mari, ma il loro potenziale energetico è ancora tutto da esplorare. Le correnti oceaniche, in particolare, offrono una fonte di energia rinnovabile costante e prevedibile, con un impatto ambientale minimo. Eppure, rispetto al solare e all’eolico, siamo solo agli inizi.
Finora lo sviluppo di tecnologie per sfruttare l’energia del mare è stato frenato da diversi ostacoli: costi elevati, scarsa conoscenza del territorio e mancanza di dati affidabili a lungo termine. A tutto questo si aggiunge una domanda cruciale: dove conviene davvero investire?
Molti studi si sono concentrati su aree specifiche, senza una visione d’insieme. Questo ha reso difficile capire quali siano i veri “punti caldi” a livello globale. Serviva una mappa chiara, basata su dati reali e non su modelli teorici. Adesso quella mappa c’è.
Un team della Florida Atlantic University ha analizzato oltre trenta anni di dati sulle correnti oceaniche, raccolti da migliaia di boe satellitari del programma NOAA. Il risultato? Due aree del mondo spiccano su tutte per potenziale energetico: la Florida e il Sudafrica.
Secondo quanto riportato da Science Daily, le correnti al largo della costa orientale della Florida e di quella sudorientale dell’Africa hanno mostrato densità di potenza altissime, superando i 2.500 watt per metro quadrato. Per fare un confronto, si tratta di una quantità di energia 2,5 volte superiore rispetto a quella che si può ottenere dalle migliori aree eoliche.
Un altro vantaggio? La bassa profondità dell’acqua – circa 300 metri – che rende queste zone perfette per l’installazione di turbine sottomarine, riducendo costi e complessità. In altre parole, queste regioni offrono condizioni ideali per trasformare le correnti marine in elettricità.
Il tratto di oceano tra la Florida e il North Carolina e le coste africane che vanno dal Sudafrica al Kenya risultano i luoghi con il maggior potenziale al mondo per la produzione di energia dalle correnti. Non solo per la forza delle correnti, ma anche per la stabilità e l’affidabilità dei dati raccolti.
Al contrario, regioni come il Giappone o il Brasile settentrionale mostrano potenziale interessante, ma acque troppo profonde o dati limitati rendono gli investimenti più rischiosi. Questo studio, pubblicato su Renewable Energy, apre dunque nuove strade per lo sviluppo di una nuova frontiera dell’energia pulita, tutta da esplorare.
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