Polpo, la ricetta migliore arriva da lontano | Se la prepari così ti lecchi i baffi: non riuscirai più farne a meno

Illustrazione della preparazione di un polpo (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it
Il polpo viene cucinato in tutti i modi e in tutto il mondo, ed esistono delle ricette che lo rendono davvero squisito.
Il polpo in cucina è una di quelle cose che, quando è fatta bene, ti rimane nel cuore (e nello stomaco). Tenero, saporito, versatile… è il re di tanti piatti di mare. Ma occhio: se lo cuoci male, diventa gommoso come una suola di scarpa.
La cosa fondamentale è la cottura. C’è chi lo batte, chi lo congela prima, chi lo tuffa tre volte in acqua bollente “per spaventarlo”. Sì, suona strano, ma pare funzioni! Dopo un’oretta a sobbollire lentamente, diventa bello morbido.
Lo puoi mangiare in mille modi: insalata di polpo con patate, grigliato con un filo d’olio, alla luciana con il pomodoro, o dentro una pasta che profuma di mare. Anche semplicemente con limone e prezzemolo fa la sua gran figura.
È un piatto che sa di estate, di vacanze al mare, di pranzi lenti in terrazza. E ogni tanto fa anche un po’ di scena: quando arriva in tavola, tutto intero e fumante, fa sempre un certo effetto.
Un piatto gustoso
Hai mai sentito parlare del polpo alla gallega? È uno di quei piatti che, solo a nominarlo, ti fa venir voglia di prenotare un volo per la Spagna. Precisamente per la Galizia, quella regione del nord-ovest che affaccia sull’Atlantico, tutta vento, scogli e tradizioni belle toste. Lì lo chiamano polbo á feira, perché veniva (e viene ancora oggi) servito durante le fiere di paese, in quelle ciotole di legno rustiche che ti fanno sentire subito “dentro la storia”.
È un piatto semplice ma d’effetto, uno di quelli che non hanno bisogno di troppi fronzoli: il protagonista è lui, il polpo. Tenero, condito bene, con le patate che assorbono tutto il sapore del mare e delle spezie. È uno di quei piatti che ti raccontano una cultura, senza fare troppi discorsi. E secondo me, sono proprio questi i piatti più belli.

Ingredienti giusti e piccoli trucchi
Si comincia portando a bollore una bella pentola d’acqua con la cipolla e un po’ di sale. Il trucchetto sta nel “spaventare” il polpo: lo prendi per la testa e lo immergi tre volte solo con le braccia nell’acqua bollente. Così si arricciano e diventano scenografici.
Poi dentro tutto il polpo e via, un’oretta a cuocere piano piano. Quando è morbido, lo togli e, nella stessa acqua, butti le patate tagliate a fette spesse. Una volta cotte, le stendi sul piatto, ci metti sopra i pezzi di polpo tagliati a rondelle e condisci il tutto con un’emulsione di olio, prezzemolo, paprika e peperoncino sbriciolato. È semplice, ma fa la sua figura.