Estate 2025, se i Lidi ti chiedono soldi per andare al mare, fregatene | Non hanno diritti: puoi stare sulla spiaggia quanto vuoi

Spiaggia, ecco cosa puoi fare nel 2025 (Canva Foto) - www.marinecue.it
Estate 2025, quali sono i tuoi diritti e i tuoi doveri? Forse non tutti lo sanno, ma in spiaggia siamo più liberi di quanto crediamo!
Arriva l’estate e con lei la voglia di sparire per un po’. Sparire dalle scadenze, dalle riunioni su Zoom, dal traffico dell’ora di punta. L’unico obiettivo è uno: raggiungere il mare. Quello vero, che profuma di salsedine e crema solare, dove basta togliersi le scarpe per sentirsi leggeri.
La spiaggia è il grande palcoscenico delle estati italiane. Ci trovi famiglie con cinquanta litri di tè freddo, coppie con playlist romantiche e signore che alle otto di mattina hanno già fatto la prima nuotata. Tutti alla ricerca di un metro quadro di sabbia, possibilmente vicino all’acqua, possibilmente gratis.
Già, gratis. Perché negli ultimi anni, trovare uno spazio libero su certi litorali sembra più difficile che trovare parcheggio in centro a Roma. Ti avvicini alla riva e ti senti dire: “Qui non si può passare, è spiaggia privata”. Ma è davvero così?
Cosa puoi fare (senza che nessuno ti cacci via)
I tuoi piedi hanno diritto al mare. Sì, puoi andare al mare. Anche se non affitti un lettino, anche se non consumi un panino a cinque euro al bar del lido. La legge è dalla tua parte: il Codice della Navigazione prevede che tutti possano transitare liberamente sulla battigia – ovvero la striscia di sabbia dove si infrangono le onde – e sostare per fare il bagno, prendere il sole o semplicemente guardare l’orizzonte.
E se per raggiungere la battigia devi passare attraverso un lido, nessuno può fermarti o chiederti denaro. Il transito dev’essere garantito, sempre. Se ti sbarrano il passaggio, stanno violando la legge. E no, il fatto che “è così da sempre” non rende l’abuso più legittimo.

Sosta libera, ma con rispetto
Una volta arrivato alla riva, puoi fermarti. Nessuno può cacciarti se ti stendi su un asciugamano, a patto che non ostacoli altri bagnanti o, soprattutto, eventuali mezzi di soccorso. Alcuni comuni vietano sdraio o ombrelloni sulla battigia per motivi pratici, ma la tua semplice presenza — in piedi, seduto, steso come una lucertola — è del tutto lecita.
Il mare è di tutti, anche di chi non ha budget per cabine, cocktail o dj set al tramonto. Quindi se quest’estate qualcuno proverà a farti sentire “abusivo” su una spiaggia italiana, ricorda: la linea dove finisce la sabbia e comincia il mare è tua quanto lo è di chiunque altro. Basta saperlo. E non farsi fregare.