I delfini stanno scomparendo a causa del mare inquinato | Qui si muore di malnutrizione

I delfini stanno scomparendo (pixabay.com) - www.marinecue.it
Il mare non è più una risorsa sicura: i delfini stanno scomparendo a causa dell’inquinamento. Cosa dicono gli esperti
Oceani, mari e lagune sono sempre stati considerati mondi misteriosi e affascinanti, dove la vita fluisce secondo ritmi apparentemente eterni. Questi ecosistemi, così distanti dalla nostra quotidianità, sono però vulnerabili e influenzati dalle nostre scelte quotidiane.
Il fenomeno dell’inquinamento, invisibile ai più, si diffonde silenziosamente tra le onde, lasciando dietro di sé conseguenze gravissime ormai da sempre.
Non si può pensare che solo le barriere coralline o la qualità delle acque siano colpite; gli effetti si estendono ben oltre, investendo anche le specie più iconiche come i delfini.
Ciò che accade nelle profondità marine ha un impatto che supera quei luoghi remoti: la sofferenza degli animali è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare.
L’allerta lanciata
Lo riporta anche l’Agi: uno studio condotto dal Blue World Research Institute e pubblicato su Frontiers in Marine Science ha rivelato che il proliferare del fitoplancton rappresenta una delle principali cause di morte e malnutrizione tra i delfini tursiopi della Florida. Sebbene queste fioriture siano un evento naturale, il loro eccesso ha avuto un impatto devastante. L’ombra prodotta ha soffocato le praterie di fanerogame marine e le macroalghe, ecosistemi fondamentali per le prede dei delfini. La drastica diminuzione di habitat ha costretto i cetacei a modificare la loro dieta con conseguenze negative.
Charles Jacoby, del Florida Flood Hub for Applied Research and Innovation, ritiene che i cambiamenti nell’accessibilità delle prede hanno determinato una riduzione drastica dell’apporto energetico per i delfini. Tra il 2011 e il 2013, si è passati da una dieta a base di elops, un pesce altamente energetico presente nelle praterie marine, a una composta da orate, che forniscono minor valore nutrizionale. Questo cambiamento ha costretto i delfini a consumare circa il 15% in più di prede per ottenere la stessa quantità di energia.

Malnutrizione, mortalità e perdita dell’habitat
Nel solo 2013, come riportato, ben 77 delfini sono morti e il 64% degli esemplari analizzati risultava sottopeso, mentre il 5% era classificato come emaciato. Megan Stolen, prima autrice dell’articolo, ha descritto questi eventi come “incidenti di mortalità insoliti”, direttamente collegati alla scarsità di cibo. I dati parlano chiaro: tra il 2000 e il 2020, la malnutrizione era responsabile del 17% delle morti nei delfini spiaggiati; nel 2013, questa percentuale è balzata al 61%.
Secondo Wendy Noke Durden dell’Hubbs-SeaWorld Research Institute, il problema principale risiede nella perdita degli habitat essenziali per le prede dei delfini, una situazione che ha reso sempre più difficile la loro sopravvivenza. La loro lotta per il cibo testimonia un sistema in crisi, in cui l’inquinamento ha spezzato catene alimentari consolidate, minacciando anche i predatori più adattabili.