Dei ricercatori hanno fatto una macabra scoperta | “Quando lo abbiamo aperto abbiamo trovato qualcosa di sconvolgente”

Una scoperta inquietante (pixabay.com) - www.marinecue.it
Una scoperta inquietante da parte dei ricercatori: quando hanno aperto il fossile, sono rimasti a dir poco scioccati
Ci sono storie che emergono dalla roccia come se fossero rimaste intrappolate lì per milioni di anni, custodendo verità silenziose ma potenti.
A volte, ciò che inizialmente appare come un tipico reperto rivela invece una testimonianza toccante e inattesa di un dramma vissuto in tempi lontani.
Così, nel campo della paleontologia, può capitare che un fossile racconti ben più di un passato remoto, ma piuttosto momenti animali, carnali, vivi.
Può svelare emozioni, legami e tragedie, scolpiti nel tempo con la crudele “delicatezza” della natura. Andiamo a capire l’articolarsi di questa vicenda.
Un tragico parto
Come riportano Live Science e Everyeye. it, sedici anni fa, nel Parco Nazionale Torres del Paine in Cile, un gruppo di paleontologi ha scoperto il fossile di un grande ittiosauro, un rettile marino risalente all’era mesozoica. Questo reperto è stato oggetto di studi per anni, emergendo come uno dei ritrovamenti fossili più significativi del Cile. Tuttavia, solo nel 2022 gli scienziati hanno reso noto un dettaglio straziante: nel grembo dell’esemplare femmina erano presenti i resti di un piccolo, rimasto intrappolato. Solo grazie a un successivo esame TAC, si è rivelato che i cuccioli erano due, entrambi deceduti, probabilmente a causa di un parto difficoltoso che ha segnato anche la fine della madre.
Il fossile, soprannominato Fiona, è lungo oltre tre metri ed è stato scoperto nel 2009 dalla paleontologa Judith Pardo-Pérez, che all’epoca era ancora dottoranda. Pardo-Pérez ha dedicato anni di lavoro a questo esemplare, continuando gli studi anche dopo essere diventata ricercatrice presso l’Università di Magallanes. Finalmente, nel 2022, Fiona è stata completamente liberata dalla roccia, rendendo possibile un’analisi più approfondita.

Un fossile che narra
Secondo le ricerche riportate, i cuccioli di ittiosauro sono nati “di coda”, una condizione rara e pericolosa che ha potuto impedire la loro sopravvivenza. Questo particolare ha infuso un ulteriore strato emotivo al racconto scientifico, portando i ricercatori a considerare Fiona non solo come un fossile, ma come una madre tragicamente colpita. L’emozione suscitata da questa scoperta è stata tale che i paleontologi, sebbene abituati a esaminare scheletri e resti, hanno descritto il momento dell’apertura del fossile come un’esperienza sconvolgente.
Infine, il fossile continua a raccontare la sua storia. In un recente anniversario tenutosi in Inghilterra, è stato celebrato il ritrovamento del più grande ittiosauro mai scoperto, trovato per caso da una bambina durante una passeggiata. Questi eventi ci ricordano quanto il passato possa ancora sorprendere e commuovere, rivelando che, anche dopo la morte, esistono tracce di vita pronte a parlare direttamente al nostro presente.