Agnati: ecco i pesci senza mascelle che hanno dominato i mari per oltre 300 milioni di anni

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Agnati, i pesci secolari e tutti i loro misteri (Canva Foto) - www.marinecue.it

Gli agnati: i pesci senza mascelle che hanno dominato i mari per milioni di anni, ma cosa bisogna sapere su questi antichi animali?

Gli agnati sono i vertebrati più antichi conosciuti e sono caratterizzati dall’assenza di mascelle, un tratto che li distingue dagli altri pesci. Comparsi nel Cambriano circa 542 milioni di anni fa, si sono evoluti in diversi gruppi, alcuni dei quali si sono estinti, mentre altri, come missine e lamprede, esistono ancora oggi.

Questi organismi possedevano caratteristiche uniche: i primi agnati avevano scaglie ossee sul corpo, mentre le specie moderne hanno la pelle liscia. Inoltre, erano privi di pinne laterali, il che limitava la loro capacità di nuoto. La loro bocca era una semplice fessura che consentiva di filtrare le sostanze nutritive dall’acqua, adattandosi così a uno stile di vita poco attivo.

Tra i gruppi più antichi di agnati troviamo i conodonti, vissuti dal Cambriano fino alla fine del Triassico. Inizialmente noti solo per i loro caratteristici denti fossili, in seguito sono stati riconosciuti come vertebrati primitivi. Un altro gruppo importante è quello degli arandaspidi, tra cui il celebre Sacabambaspis, dotato di un corpo allungato e di un grande scudo osseo a protezione della testa.

Uno dei gruppi più numerosi di agnati sono stati gli ostracodermi, comparsi circa 480 milioni di anni fa e scomparsi nel Devoniano. Questi pesci erano ricoperti da un’armatura ossea e privi di mascelle. Tra i loro sottogruppi più noti troviamo gli eterostraci, telodonti, osteostraci, galeaspidi e pituriaspidi, ognuno con caratteristiche evolutive uniche.

L’evoluzione della mobilità negli agnati

Gli osteostraci, un sottogruppo di ostracodermi, rappresentano un importante passo avanti nell’evoluzione degli agnati. A differenza dei loro predecessori, possedevano pinne pettorali, che miglioravano la loro mobilità e il controllo del nuoto. Questo adattamento ha permesso loro di spostarsi più agilmente nell’acqua e di esplorare nuove nicchie ecologiche.

Altri gruppi minori, come i galeaspidi e i pituriaspidi, hanno sviluppato ulteriori adattamenti. I galeaspidi possedevano una grande apertura nel cranio, probabilmente un organo sensoriale per percepire l’ambiente circostante. I pituriaspidi, invece, avevano un muso allungato e una struttura cranica particolare che potrebbe aver migliorato la loro capacità di individuare il cibo.

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Agnati e pesci secolari, la loro storia (Canva Foto) – www.marinecue.it

Gli agnati moderni: i ciclostomi

Gli unici agnati ancora esistenti oggi sono i ciclostomi, un gruppo che comprende missine e lamprede. Questi pesci, privi di mascelle e pinne laterali, vivono in ambienti marini e d’acqua dolce. Le lamprede sono ectoparassiti che si nutrono del sangue di altri pesci, mentre le missine sono saprofaghe, cioè si cibano di animali morti e secernono un muco difensivo contro i predatori.

Gli agnati sono stati fondamentali nell’evoluzione dei vertebrati. Da questi pesci primitivi si sono sviluppati gli gnatostomi, i primi vertebrati con mascelle, che hanno dato origine ai pesci moderni e successivamente ai vertebrati terrestri. Lo studio degli agnati ci permette di comprendere meglio l’evoluzione della vita sulla Terra e le strategie di adattamento adottate dagli organismi marini nel corso dei milioni di anni.