Finalmente arriva il primo tunnel marino | Sarà lungo solo 2 km, ma sarà uno snodo commerciale importantissimo

A cosa servirà questo tunnel

Il primo tunnel marino (Canva) - marinecue.it

Questo tunnel marino, servirà a snellire il traffico marittimo, permettendo a tutte le navi di attraversare il mare, tranquillamente.

Le infrastrutture sono il pilastro dello sviluppo di una società moderna, poiché permettono il funzionamento efficiente delle attività economiche, e migliorano la qualità della vita. Con strade, ponti, ferrovie, reti idriche ed energetiche, solo alcuni degli elementi che compongono questo complesso sistema; progettato per garantire mobilità, connettività, e servizi essenziali.

La costruzione delle infrastrutture richiede, nello specifico, un’attenta pianificazione che parte dall’analisi del territorio, e delle esigenze della popolazione. Per cui ingegneri e urbanisti, valutano fattori ambientali, economici e tecnologici, per mettere a punto strutture sicure e sostenibili. E l’uso di materiali innovativi e tecniche avanzate, aiuta a ridurre i costi, e a migliorare la durata nel tempo.

Oltre alla progettazione, la costruzione implica una serie di fasi fondamentali: dalla preparazione del terreno, all’installazione delle strutture portanti, fino al collaudo finale. Garantendo, durante questi processi, la sicurezza dei lavoratori, e il rispetto delle normative ambientali.

Edificazioni che servono, non solo a collegare luoghi e persone, ma anche a sostenere la crescita economica e sociale. Poiché una rete infrastrutturale ben sviluppata, facilita il commercio, migliora i trasporti, riduce il divario fra aree urbane e rurali, e promuove l’innovazione. Ecco perché, investire in queste realizzazioni, significa investire nel futuro di un Paese.

Lo “Stad Ship Tunnel”

Lo Stad Ship Tunnel sarà il primo tunnel al mondo, dedicato esclusivamente al traffico navale. E con una lunghezza di 1,7 km, un’altezza di 49 metri, e una larghezza di 36 metri, andrà a collegare Moldefjorden e Kjødepollen, i due estremi della penisola di Stad, nella costa sud-ovest della Norvegia. Grazie a quest’infrastruttura, l’81% del traffico marittimo nell’area potrà evitare il pericoloso passaggio attraverso il Mare di Stadhavet, riducendo quindi il rischio d’incidenti. Un tunnel che sarà in grado di ospitare cinque navi contemporaneamente, con un tempo di attraversamento stimato di soli 12 minuti; e in cui il traffico verrà regolato da avanzati sistemi digitali.

Il Mare di Stadhavet è considerato una delle aree più pericolose della costa norvegese, con condizioni meteorologiche estreme le quali hanno infatti causato numerosi incidenti, nel corso degli anni. Non a caso, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale si contano 46 incidenti, con un totale di 33 vittime. Poiché le onde possono raggiungere i 30 metri d’altezza, rendendo perciò la navigazione estremamente difficoltosa. Andando, questo tunnel, a rappresentare una soluzione sicura ed efficiente, eliminando la necessità di circumnavigare la penisola di Stadlandet, diminuendo notevolmente il tempo di viaggio, per le imbarcazioni.

Come sarà costruito il tunnel
Tonnellate di roccia per il tunnel (Canva) – marinecue.it

Tecnologie e metodi di costruzione innovativi

La costruzione dello Stad Ship Tunnel, richiederà la rimozione di circa 3 milioni di tonnellate di roccia, utilizzando esplosivi e tecniche meccaniche avanzate, già ampiamente impiegate nell’ingegneria dei tunnel stradali norvegesi. Dei 49 metri d’altezza, 12 saranno scavati sotto il livello del mare; e il lavoro procederà simultaneamente dai due ingressi del tunnel, situati a Moldefjorden e Kjødepollen. Per mantenere lo scavo all’asciutto, verranno installate barriere prefabbricate che impediranno l’ingresso dell’acqua, fino alla fine dei lavori; e una volta completata la struttura e installati tutti i sistemi, il tunnel verrà gradualmente riempito d’acqua, per renderlo operativo.

Uno degli aspetti più innovativi di questo progetto, riguarda la gestione dei materiali di scavo. Per cui le enormi quantità di roccia rimosse, verranno trasportate con chiatte, e riutilizzate per la realizzazione di nuovi progetti infrastrutturali, nelle vicinanze. Fra questi, la creazione di circa 160 mila metri quadrati, di nuove aree commerciali a Lesto, Kjøde e Moldestad. Approccio il quale rispecchia i principi dell’economia circolare, riducendo quindi gli sprechi, e trasformando un’opera ingegneristica in un’opportunità di sviluppo sostenibile, per la regione. Con un costo (stimato) di 3,45 miliardi di corone norvegesi – circa 300 milioni di euro -, il progetto coinvolgerà diversi studi di ingegneria e architettura, fra cui Snøhetta; che curerà l’integrazione paesaggistica, degli ingressi del tunnel. E se tutto procederà secondo i piani, il contratto verrà firmato nell’autunno del 2025, e la costruzione inizierà nel 2026.