Cavi sottomarini, la Cina esce allo scoperto | “Siamo stati noi e lo faremo ancora”: ecco svelato il dispositivo segreto

Illustrazione di un cavo sottomarino (Depositphotos FOTO) - www.marinecue.it
I cavi sottomarini sono importantissimi, per tantissimi aspetti e soprattutto economici. E la Cina fa un passo in avanti.
I cavi sottomarini sono quei lunghi tubi tecnologici che scorrono silenziosi sui fondali oceanici, collegando continenti come se fossero fili tra due barattoli. Anche se non li vediamo, sono fondamentali per la nostra vita digitale: grazie a loro possiamo videochiamare dall’altra parte del mondo o caricare una foto su Instagram in tempo reale.
Ne esistono di due tipi principali: quelli per le telecomunicazioni, fatti di fibra ottica e progettati per trasmettere dati a velocità assurde, e quelli per l’energia elettrica, usati per portare corrente da un paese all’altro, specialmente tra isole e continenti. Entrambi devono resistere a pressioni altissime, alla corrosione del sale e – sì, anche questo – agli attacchi curiosi di qualche squalo.
Metterli in posa non è affatto semplice: servono navi enormi, GPS, sonar e una pianificazione dettagliatissima. Il cavo viene calato lentamente in mare e adagiato con cura sul fondale. In certi tratti viene persino interrato, per evitare danni causati da ancore, pescherecci o frane sottomarine.
E quando qualcosa va storto? Si interviene con attrezzature speciali per sollevare il cavo e sistemarlo. Insomma, un lavoraccio. Ma considerando che più del 95% del traffico internet globale passa da lì, direi che vale proprio la pena tenerli in forma.
Il mare nasconde più di quanto pensiamo
Hai presente quei cavi sottomarini di cui di solito non si parla mai, ma che ci permettono di fare una videochiamata, scrollare Instagram o lavorare da remoto? Bene, pare che siano finiti nel mirino… o meglio, sotto la lama. La notizia arriva dalla Cina, che ha presentato un nuovo strumento capace di tagliare i cavi sottomarini, quelli che trasportano dati e energia tra i continenti.
Già così suona piuttosto inquietante, ma se aggiungiamo che funziona fino a 4.000 metri di profondità e può tranciare anche i cavi più resistenti… insomma, il messaggio, anche se non dichiarato apertamente, sembra piuttosto chiaro. Certo, ufficialmente questo “tagliacavi” serve a scopi civili: operazioni di emergenza, esplorazioni minerarie, cose del genere. Ma a livello militare, potrebbe essere pericoloso.

Una situazione che riguarda tutti
Nel mondo ci sono oltre 1,4 miliardi di metri di cavi sottomarini che attraversano oceani e mari, collegando nazioni e interi continenti. Basterebbe solo questo per far collassare mezzo mondo. A livello tecnico, invece, il nuovo strumento cinese, sviluppato dal Laboratorio Statale Clave per Veicoli in Acque Profonde insieme al Centro di Ricerca Scientifica di Buques, è davvero interessante.
Ha un motore da 1 kilowatt, una mola diamantata da 150 mm che gira a 1.600 giri al minuto, il tutto racchiuso in una corazza di titanio, progettata per resistere alla pressione abissale. Insomma, è una specie di Dremel sottomarino super potenziato. Può essere montato su sottomarini con equipaggio o su veicoli autonomi come l’Haidou (dalla forma a pesce) o il batiscafo Fendouzhe.