ULTIM’ORA – “Siamo ad un punto di non ritorno” | Perdiamo decine di metri di costa ogni mese: il mare mangia tutto

Illustrazione di una costa erosa (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

Illustrazione di una costa erosa (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

L’erosione avanza, e le coste man mano diminuiscono e scompaiono. Purtroppo siamo ad un punto di non ritorno.

Il mare che si mangia le coste non è solo un modo di dire: è un fenomeno reale e sempre più preoccupante. Si chiama erosione costiera, e succede quando le onde, le maree e le tempeste portano via sabbia, terra e perfino pezzi di città.

Le cause sono tante: cambiamenti climatici, aumento del livello del mare, costruzioni troppo vicine alla riva, e anche la mancanza di vegetazione che normalmente trattiene il suolo. È un processo lento, ma continuo, e in alcuni casi è già diventato un’emergenza.

In Italia, per esempio, interi tratti di spiaggia sono scomparsi nel giro di pochi anni. Alcune località hanno dovuto ricorrere a barriere artificiali o ripascimenti di sabbia per cercare di rallentare il danno. Ma non sempre funziona, e spesso si tratta solo di soluzioni temporanee.

La verità è che il mare non dimentica. Dove trova un varco, prima o poi torna a prendersi lo spazio che gli è stato tolto. E noi, se vogliamo convivere con lui, dobbiamo imparare a rispettarlo, senza pretendere di avere sempre l’ultima parola.

Quando la spiaggia si ritira (e non è per timidezza)

Hai presente quando torni dopo un po’ su una spiaggia che conosciva a memoria e ti accorgi che… manca un pezzo? Non è solo una sensazione: in certi punti d’Italia, il mare si sta letteralmente mangiando le coste, e lo fa a un ritmo preoccupante. Parliamo anche di 10 metri l’anno, che non sono bruscolini. E se pensi che sia un problema da poco, aspetta di leggere i numeri veri.

Un nuovo studio dell’Università di Pisa ha analizzato l’evoluzione delle nostre coste negli ultimi 40 anni, usando immagini satellitari e un software bello tosto. Il verdetto? È pesante: il 66% dei delta fluviali italiani è oggi a rischio erosione. E se togliamo le zone con barriere artificiali, quella percentuale schizza al 100%. Cioè, tutti i principali fiumi che sfociano in mare stanno perdendo terreno. Letteralmente.

Illustrazione di una costa molto erosa (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it
Illustrazione di una costa molto erosa (Pixabay FOTO) – www.marinecue.it

Il mare avanza…

Il problema, spiegano i ricercatori Monica Bini e Marco Luppichini, nasce da un mix letale di fattori. Il cambiamento climatico ha stravolto il modo in cui i fiumi funzionano: meno pioggia regolare, più eventi estremi, e una netta riduzione della capacità dei corsi d’acqua di trasportare sedimenti.

Quei sedimenti come sabbia, fango, detriti, sono essenziali per nutrire le coste. Senza, la riva si assottiglia, si abbassa, e il mare entra. Piano piano, ma inesorabile. E il delta del Po, tanto per dirne uno, è tra le zone più fragili.