Mare, STPai bagni in Sicilia | Questi livelli preoccupano tantissimo gli esperti: “Troppo alti per farvi scendere in spiaggia”

Illustrazione di donne che si tuffano in acqua (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

Illustrazione di donne che si tuffano in acqua (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

L’estate si avvicina, e molti si stanno già pensando dove andare a farsi il bagno. Ma alcuni di queste spiagge, però, non sono accessibili.

Capita ogni tanto, magari sei lì con l’asciugamano steso e il costume pronto, ma niente da fare: il bagno in mare è vietato. A volte ci resti pure male, ma in certi casi lo stop è necessario.

Uno dei motivi principali è l’inquinamento. Dopo forti piogge, ad esempio, i sistemi fognari possono riversare acqua sporca in mare. In quel caso le autorità bloccano i tuffi per evitare rischi alla salute, tipo infezioni o irritazioni.

Altre volte il divieto scatta per motivi di sicurezza: mare troppo mosso, correnti forti, meduse o perfino avvistamenti di squali (rarissimi, ma succede). Anche in quel caso meglio ascoltare i bagnini e non fare gli eroi.

Insomma, se trovi il cartello rosso con lo stop, non è per rovinarti la giornata. Di solito è per proteggerti. E magari il bagno salta, ma il mare è bello anche da riva, con un bel libro o una granita in mano.

L’estate si avvicina, ma occhio a dove metti i piedi

In Sicilia la stagione balneare è praticamente una religione. Sole, mare, granite e quei pomeriggi infiniti passati tra un tuffo e l’altro. E infatti, come ogni anno, la data di partenza è fissata: si comincia il primo maggio e si va avanti fino al 31 ottobre. Lì per lì viene voglia di buttarsi subito in acqua, ma c’è una cosa che pochi considerano: non tutte le spiagge sono “libere” davvero.

Eh sì, la Regione ha appena pubblicato il decreto che dà ufficialmente il via ai bagni, ma allo stesso tempo ha chiesto ai sindaci di mettere paletti ben precisi. Perché? Perché ci sono tratti di costa in cui l’acqua non è pulita o che, per vari motivi, non sono sicuri. Porti, foci dei fiumi, zone inquinate… insomma, meglio dare un’occhiata prima di correre in spiaggia col salvagente gonfiato.

Illustrazione di una spiaggia (Pixabay foto) - www.marinecue.it
Illustrazione di una spiaggia (Pixabay foto) – www.marinecue.it

I tratti off-limits

Partiamo da Palermo, che è un po’ il cuore di tutto. A Mondello, per esempio, niente tuffi nella zona vicino al “ferro di cavallo”, e a Barcarello c’è un tratto di ben 250 metri dove sarà vietato entrare in acqua. Altri stop previsti dal molo Sant’Erasmo fino al porto della Bandita e al Lido Olimpo. A Ficarazzi salta il bagno nella zona del Solarium, mentre a Bagheria non si potrà fare il bagno né a Sarelllo né a Prime Rocche.

Ad Altavilla Milicia sono state escluse dal tuffo la Bruca e San Michele, e a Santa Flavia ci saranno divieti in alcune zone di Sant’Elia e Fondachello. A Trabia, poi, le analisi hanno trovato inquinamento in varie aree nei pressi dello svincolo autostradale. Anche Le province con meno problemi? Trapani e Agrigento, seguite da Messina, dove i divieti sono pochi e quasi tutti vicino ai porti o alla foce dei fiumi.