Si stanno preparando tutti alla GUERRA | Si combatterà in mare e sarà una strage: la tecnologia distruggerà il mondo

Illustrazione di alcuni soldati (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it
La guerra, l’ennesima, sembra dietro l’angolo e si stanno preparando in tutti i modi. Potrebbe essere una vera e propria strage.
Le guerre combattute in mare esistono da quando l’uomo ha imparato a navigare. All’inizio erano soprattutto scontri tra navi a remi, tipo triremi e galere, che si prendevano a colpi di ariete o con l’abbordaggio. Era tutto molto ravvicinato, quasi corpo a corpo.
Poi sono arrivate le navi a vela e i cannoni, e la guerra navale è diventata una questione di potenza di fuoco e manovre strategiche. Battaglie come Trafalgar o Lepanto hanno cambiato il destino di interi imperi.
Nel ‘900, con le due guerre mondiali, la guerra in mare ha fatto un salto tecnologico assurdo: sottomarini, mine, portaerei… e soprattutto l’importanza del controllo delle rotte commerciali e dei rifornimenti.
Oggi le guerre navali esistono ancora, ma spesso sono meno visibili. Si gioca tutto tra droni, sommergibili, cyber-attacchi e presenza strategica in zone “calde” come il Mar Cinese o il Mediterraneo. Il mare resta uno scacchiere fondamentale per il potere globale.
Missili, sottomarini e nuove “sorprese” dal mare
Il 19 marzo in Russia si festeggia il Giorno del Sottomarino. Già questo, di per sé, la dice lunga su quanto siano centrali queste “bestie d’acciaio” per la strategia militare del paese. Proprio in quell’occasione, il comandante della Marina, Alexander Moiseyev, ha fatto un annuncio bello pesante: i sottomarini russi adesso sono armati con missili ipersonici Tsirkon.
Moiseyev ha anche ribadito che le forze sottomarine non sono solo un reparto qualsiasi, ma il cuore pulsante della Marina russa. Sono la punta di diamante della cosiddetta triade nucleare, quella strategia a tre gambe (terra, aria e mare) per scoraggiare eventuali attacchi. E questi Tsirkon, a quanto pare, non sono solo una minaccia “teorica”: sono già lì, pronti e schierati, e rappresentano uno degli ultimi tasselli nel puzzle della deterrenza russa.

Cosa sono per davvero?
Allora, il missile ipersonico Tsirkon è un bel mostro. Parliamo di un missile da crociera progettato per distruggere bersagli belli grossi, tipo portaerei, incrociatori, basi a terra. E non da vicino: può colpire a oltre 1000 chilometri di distanza.
Ecco, la cosa che lo rende davvero spaventoso è la velocità: può viaggiare a quasi Mach 9, che vuol dire oltre 11.000 chilometri orari e ad un’altitudine tra i 30 e i 40 km, dove l’aria è meno densa. Tradotto: è velocissimo e difficile da intercettare.