Allarme erosione in costiera | In Sardegna stanno scomparendo quelle più iconiche: o si inverter la rotta o rimarranno solo cartoline

Illustrazione di una costa erosa (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it
Le spiagge purtroppo stanno cambiando forma, e in futuro molte di esse spariranno inesorabilmente. Come accadrà in Sardegna.
L’erosione di una spiaggia è un processo naturale, ma quando succede troppo in fretta diventa un problema. In pratica, il mare si “mangia” la sabbia, spostandola altrove o portandola via del tutto.
Tutto parte dal vento, dalle onde e dalle correnti marine, che col tempo modificano la forma della costa. A ogni mareggiata un pezzetto di spiaggia può sparire, specialmente se mancano barriere naturali come dune o vegetazione.
Poi ci si mettono anche le attività umane: costruzioni troppo vicine al mare, porti, dighe, pulizie troppo aggressive… tutte cose che alterano l’equilibrio e rendono più facile l’erosione.
A volte la sabbia torna, altre no. Dipende da tanti fattori, come la stagione o il tipo di costa. Ma quando una spiaggia si ritira troppo, servono interventi mirati, altrimenti rischiamo di perderla per sempre.
Un problema da non sottovalutare
Hai presente quelle spiagge da cartolina in Sardegna, con l’acqua trasparente e la sabbia fine? Ecco, molte di quelle stanno lentamente scomparendo. E non è una cosa che si dice tanto per fare effetto. Tra cambiamenti climatici e l’invasione estiva di turisti, la costa si sta letteralmente ritirando. La spiaggia della Pelosa, per dirne una, è tra quelle più a rischio. E non perché sia brutta, anzi… è proprio perché è meravigliosa che la gente ci va in massa, e questo, paradossalmente, la sta rovinando.
A lanciare l’allarme è stato Vincenzo Pascucci, che insegna Geologia marina a Sassari, dove ha lasciato un’intervista su La Nuova Sardegna. In pratica, lui queste cose le studia da anni. E dice chiaramente che l’aumento delle temperature sta rendendo il Mediterraneo sempre più “agitato”, con venti forti e mareggiate fuori stagione. Ma non è solo colpa del meteo: siamo anche noi, con le nostre costruzioni e le nostre abitudini da spiaggia “perfetta”, a peggiorare tutto. E il problema non riguarda solo una o due spiagge: la lista è lunga.

Cosa succede davvero alle spiagge sarde
Il professor Pascucci ha spiegato che i venti sono cambiati. Prima era il maestrale a dominare in Sardegna, oggi invece soffiano più forti libeccio e grecale. Sembra un dettaglio da barca a vela, ma in realtà cambia tutto: la sabbia si muove in modo diverso, e certe spiagge si svuotano letteralmente.
Anche grazie ai turisti che invadono queste spiagge in estate. Alcune spiagge, poi, non riescono più a difendersi perché intorno a loro abbiamo costruito troppo. Purtroppo, su quest’ultimo aspetto, ci sono un sacco di problematiche da risolvere, e quando ci si mette di mezzo l’economia non è mai una cosa semplice.