Gli scienziati le stanno provando tutte per evitare di dire addio agli squali | Ora tocca all’ipnosi combattere l’estinzione

Illustrazione di alcuni squali (DepositPhotos FOTO) - www.marinecue.it
Sono tanti gli approcci utili per evitare l’estinzione di questi pesci, ma per evitare il peggio si adotterà questa “soluzione”.
Gli squali sono tra le creature più antiche del pianeta, ma oggi molte specie rischiano di scomparire. La pesca eccessiva, il finning (il taglio delle pinne per il mercato asiatico) e la distruzione degli habitat stanno mettendo a dura prova la loro sopravvivenza. Alcuni, come lo squalo martello e lo squalo balena, sono ormai classificati come in pericolo critico.
Uno dei problemi principali è che gli squali crescono lentamente e hanno pochi cuccioli, il che li rende particolarmente vulnerabili. Se vengono pescati più velocemente di quanto riescano a riprodursi, la loro popolazione crolla in un attimo. E senza squali, l’intero ecosistema marino ne risente, perché sono predatori fondamentali per l’equilibrio degli oceani.
Nonostante la situazione preoccupante, ci sono segnali di speranza. Alcuni paesi stanno vietando la pesca degli squali e creando riserve marine per proteggerli. Inoltre, la sensibilizzazione sta aumentando, con sempre più persone che scelgono di non consumare prodotti derivati dagli squali.
Ma la strada è ancora lunga. Se non cambiamo rotta, molte specie potrebbero scomparire nel giro di pochi decenni. Gli squali sono spesso visti come spaventosi, ma la vera paura dovrebbe essere un oceano senza di loro.
Ipnotizzare squali? Sul serio?
Se qualcuno ti dicesse che degli scienziati stanno ipnotizzando gli squali, probabilmente penseresti a un esperimento bizzarro da film di fantascienza. Ma no, niente pendoli che oscillano davanti agli occhi o comandi misteriosi. È tutto vero, ed è un metodo che potrebbe fare una grande differenza per la conservazione degli squali zebra.
Ora, già di per sé gli squali zebra sono animali piuttosto tranquilli, ma stiamo comunque parlando di bestioni che superano i due metri di lunghezza. Non proprio il tipo di creatura che ti immagini di maneggiare con facilità. Per questo, un team di biologi marini in Australia ha trovato un modo per calmarli senza rischi. E qui entra in gioco la famosa “ipnosi”.

Un trucco “particolare”
Il metodo è ingegnoso e si basa su qualcosa di naturale: gli squali hanno pori sensoriali sul muso che li aiutano a percepire l’ambiente intorno a loro. Stimolandoli nel modo giusto, i ricercatori riescono a calmarli completamente, tanto da poterli girare a pancia in su. In questa posizione, gli squali entrano in uno stato chiamato “immobilità tonica”, che li fa sembrare praticamente morti. Non lo sono, ovviamente, ma in questo stato di trance i maschi diventano talmente rilassati che il prelievo del seme può avvenire senza alcun trauma.
Il progetto, chiamato Great Australian Stegostoma Semen Expedition, ha un obiettivo ben preciso: aiutare gli squali zebra a ripopolarsi attraverso l’inseminazione artificiale. Questa specie è in pericolo a causa della pesca selvaggia, quindi dare una spinta alla riproduzione è fondamentale.