Viaggi da incubo, sono stati 15 giorni di terrore | In trappola all’interno di una nave in mare aperto: l’orrore negli occhi

Cammelli vengono trasportati

Trasporto animali vivi, ecco come si lotta contro (Pixabay Foto) - www.marinecue.it

Nel commercio globale, il trasporto marittimo gioca un ruolo cruciale, permettendo lo scambio di beni e risorse tra continenti.

Ogni giorno, navi cariche di prodotti, materie prime e persino esseri viventi attraversano gli oceani per raggiungere le loro destinazioni. Tuttavia, dietro questa rete logistica complessa, si nascondono realtà problematiche che spesso passano inosservate.

Le condizioni di viaggio variano notevolmente a seconda del tipo di carico, della durata della tratta e della manutenzione delle imbarcazioni. Mentre alcune flotte rispettano standard elevati di sicurezza e benessere, altre operano con navi obsolete e mal attrezzate, mettendo a rischio sia l’incolumità degli equipaggi che quella del carico trasportato.

Quando un trasporto non viene gestito correttamente, possono verificarsi ritardi, incidenti e situazioni di emergenza che trasformano una normale traversata in un incubo. In particolare, i lunghi viaggi via mare possono diventare un’esperienza drammatica per chi o cosa si trova a bordo, specialmente se non sono garantite le condizioni minime di sicurezza e sopravvivenza.

Per questo motivo, è essenziale che le normative sul trasporto marittimo vengano rafforzate e applicate con rigore. I controlli devono essere più frequenti e severi per evitare che mezzi inadeguati prendano il mare, esponendo il carico a condizioni di sofferenza estrema o persino a situazioni di pericolo mortale.

Un viaggio di sofferenza e privazione

Uno degli esempi più recenti di cattiva gestione nel trasporto marittimo riguarda la nave Express M, un’imbarcazione adibita al trasporto di animali vivi. Partita dalla Romania e diretta in Israele, la nave ha subito una serie di guasti al motore che l’hanno lasciata alla deriva per ben 15 giorni, più del triplo del tempo previsto per il viaggio.

A bordo c’erano circa 2.400 bovini e 460 ovini, costretti a sopravvivere in condizioni critiche. La carenza di cibo e acqua, lo spazio ristretto e la prolungata esposizione a caldo e freddo estremi hanno reso il viaggio un inferno per gli animali. Questo evento ha riacceso il dibattito sulla crudeltà dei trasporti di animali vivi via mare e sulla necessità di porre fine a pratiche che causano sofferenza evitabile.

Trasporto animali
Trasporto animali vivi, partono le denunce (Pixabay Foto) – www.marinecue.it

Un problema strutturale da risolvere

Il caso della Express M non è un’eccezione, ma l’ennesima dimostrazione di un sistema di trasporto che necessita di riforme urgenti. Le navi utilizzate per questi viaggi sono spesso vecchie e non adeguatamente manutenute: la Express M, ad esempio, è stata costruita nel 1983 e nel corso degli anni ha accumulato numerosi fermi per problemi di sicurezza.

Le associazioni animaliste, come la LAV, stanno chiedendo all’Unione Europea di vietare definitivamente il trasporto di animali vivi su lunghe distanze via mare. La revisione delle normative attuali deve essere accompagnata da un cambiamento strutturale nel settore agroalimentare, che non può più basarsi su metodi crudeli e insostenibili. Solo con una regolamentazione più rigida e controlli più severi si potrà mettere fine a tragedie come quella accaduta sulla Express M.