Il tonno in scatola è pericoloso | Altri studi lo hanno confermato: in queste marche le quantità di sostanze tossiche sono altissime

Fai attenzione a non consumare troppo tonno in scatola

Pericolosità del tonno in scatola (Canva) - marinecue.it

In base alle ultime scoperte effettuate dall’EFSA, alcuni tipi di tonno in scatola potrebbero rivelarsi davvero pericolosi.

Il cibo in scatola è una soluzione comoda e veloce, malgrado la sua sicurezza sia spesso messa in discussione. E sebbene sia pratico, ci son infatti diverse ragioni per cui potrebbe non esser così sicuro come pensiamo. La qualità del cibo conservato in scatola, dipende comunque molto dalla sua lavorazione, e dalla durata di conservazione.

Dal momento che, molti cibi in scatola, non a caso contengono conservanti e additivi i quali, se consumati in grandi quantità, potrebbero avere effetti negativi sulla salute. Inoltre, la preparazione e il confezionamento di questo tipo di cibo, spesso comportano l’uso di metalli (di cui parleremo più avanti).

E un altro rischio è la contaminazione batterica, poiché le scatole, se non conservate correttamente, possono sviluppare muffe o altri microorganismi nocivi.

Infine, la scarsa qualità dei cibi in scatola, può comportare una riduzione dei valori nutrizionali, rispetto agli alimenti freschi. Ragion per cui, sebbene conveniente, il cibo inscatolato dovrebbe esser consumato con cautela.

Lo studio svizzero

Recenti ricerche condotte in Svizzera hanno, difatti, evidenziato livelli preoccupanti di bisfenolo A (BPA), nei prodotti di tonno in scatola; incluse marche conosciute. Il BPA è, nello specifico, un composto chimico (meglio conosciuto appunto come metallo) utilizzato nei rivestimenti interni delle lattine, per preservare il cibo. Quantunque sia noto per i suoi potenziali effetti dannosi sulla salute, come disturbi endocrini, e l’aumento del rischio di malattie croniche.

Il test in questione, ha quindi coinvolto vari tipi di tonno, sia bianco che rosa, confezionato in lattine d’olio d’oliva, o di girasole. E con grande sorpresa, tutti i campioni di tonno in scatola contenevano BPA, con concentrazioni superiori ai limiti di sicurezza stabiliti dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). Livelli di contaminazione, inoltre, stati rilevati in quantità particolarmente elevata proprio in alcune marche famose, come Rio Mare e Albo.

Ecco come può esser contaminato il cibo in scatola
Rischio di contaminazione (Canva) – marinecue.it

I rischi per la salute, e i limiti stabiliti

L’EFSA, in tal senso, ha di recente ridotto drasticamente i limiti giornalieri, relativi all’assunzione di BPA, stabilendo che un adulto di 60 kg non dovrebbe consumare più di 12 nanogrammi al giorno. Essendo, il BPA, stato associato a problemi di fertilità, malattie autoimmuni e allergiche, rendendo preoccupante la sua presenza nei prodotti alimentari.

E per chi cerca, quindi, di evitare i rischi del BPA, il tonno conservato in barattoli di vetro è una scelta più che sicura. Difatti, alcuni prodotti confezionati in vetro, come il “Tonno Alberta all’olio d’oliva”, e i “Filetti di Thon Albacore”, son risultati appunto privi di contaminanti.