Campi Flegrei, sotto la casa confiscata alla Camorra sono emersi dei reperti fantastici | C’è un’enorme casa romana sommersa

Reperti e persona stupita

Sono stati rinvenuti dei reperti incredibili (Canva/Freepik foto) - www.marinecue.it

Nessuno si sarebbe aspettato di trovarla qui. Eppure, i rilevamenti archeologici hanno condotto ad un risultato straordinario

La ricchezza archeologica del territorio italiano è sicuramente uno dei motivi che sottolinea perché la nostra Nazione sia tra le più importanti al mondo per quanto concerne l’ambito storico.

Sono molteplici i turisti provenienti dal globo intero che raggiungono il Belpaese per ammirarne le bellezze archeologiche, testimonianze concrete della storia plurisecolare che ha contraddistinto il nostro territorio.

Per comprendere fino in fondo la ricchezza che, spesso senza neanche rendercene conto, abbiamo a disposizione, pensate soltanto alla moltitudine di reperti che vengono rinvenuti in occasione di scavi sotterranei che nulla hanno a che fare con l’ambito dei progressi storici.

L’esempio più lampante sono i lavori per la realizzazione di palazzi o opere sotterranee quali metropolitane, costretti a frequenti stop direttamente connessi all’impossibilità di proseguire per via della presenza di opere dall’inestimabile valore archeologico rinvenute per puro caso.

I reperti emersi hanno davvero dell’incredibile

La Soprintendenza Napoletana si è concentrata su Villa Ferretti, situata a Bacoli, in Campania, nei pressi del Castello Aragonese di Baia, che rappresenta un perfetto esempio di architettura ottocentesca che strizza l’occhio allo stile delle antiche ville romane. Risalente proprio alla fine del XIX secolo, include un parco e una spiaggia privata. Nonostante lo splendore del paesaggio circostante e l’affascinante ed impetuosa costruzione che la stessa rappresenta, il recente passato di Villa Ferretti ha visto l’edificazione coinvolta in vicende correlate alla Camorra, che hanno condotto al sequestro della casa nel 1997. Successivamente la stessa passò nelle mani del Comune di Bacoli, che a partire dal 2015 diede ufficialmente inizio ai lavori di restauro della villa e dell’area circostante, allo scopo di riconvertirla in un parco pubblico a vantaggio dell’intera comunità.

Ed è proprio nel corso dello svolgimento delle opere che hanno avuto luogo dei rilevamenti realmente sorprendenti. Sono state rinvenute strutture in opus reticulatum apparentemente appartenenti ad un antico edificio romano, che avrebbe contato terrazze sovrapposte nella sua struttura e che attualmente si trova sommerso. Indagini più approfondite hanno permesso di affermare la presenza di una villa marittima, sita nell’antichità a circa 110 metri di distanza rispetto all’attuale costa, che è stato possibile individuare grazie ad opere di archeologia subacquea. Ambienti che includono pavimenti in mosaico e resti di murature che formavano un’edificazione sottomarina già nota agli esperti, ma mai opportunamente approfondita.

Villa Ferretti
Villa Ferretti a Bacoli (Pro Loco Bacoli foto) – www.marinecue.it

Un’area già ricca di testimonianze archeologiche

La zona dei Campi Flegrei ha già una radicata nomea come sede di differenti siti riconducibili all’epoca romana, tra i quali ad emergere è soprattutto Baia, nota per le antiche terme e per le residenze di estremo lusso. Si tratta, perlopiù, proprio di antiche edificazioni sommerse, come Punta Epitaffio, che grazie all’impiego di moderne tecnologie è stato possibile dapprima parzialmente conferire un ordine ai differenti rinvenimenti sopraggiunti, poi di dare la possibilità ai cittadini di svolgervi dei tour virtuali al suo interno.

Proseguire ricerche archeologiche nelle aree limitrofe a Villa Ferretti potrà rivelarsi determinante per permettere di accrescere le informazioni che gli archeologi attualmente vantano relativamente al passato romano dell’intera area dei Campi Flegrei, specie per quanto concerne l’attuale patrimonio sommerso. Ed è fuori discussione che l’incremento di tecnologie sempre più all’avanguardia saranno in grado di facilitare il rinvenimento, l’accesso e la conservazione dell’immenso patrimonio archeologico.