O si cambia rotta o sarà la fine | Se le emissioni di gas serra non crollano, la corrente oceanica spazzerà via le specie marine

Ecco come salvare il pianeta

Diminuire il gas serra (Canva) - marinecue.it

Gli studiosi, stanno rilevando dei cambiamenti non indifferenti, in alcune correnti. Ecco perché cambiare è l’unica soluzione.

Il maltempo può avere conseguenze significative sull’ambiente, sulle infrastrutture, e sulla vita quotidiana delle persone. Piogge intense, forti raffiche di vento, e nevicate abbondanti, possono infatti causare danni ingenti, e disagi diffusi.

Le piogge torrenziali e le tempeste, provocare persino allagamenti, frane e smottamenti, danneggiando così strade, edifici e coltivazioni. Un tipo di eventi meteorologici il quale mette, appunto, a dura prova la rete di trasporti, e i servizi essenziali.

Il vento forte, può abbattere alberi, tralicci elettrici e segnaletica, interrompendo quindi le linee elettriche, e causando blackout prolungati. Inoltre, le mareggiate possono anche danneggiare le coste e le infrastrutture portuali.

Eventuali nevicate intense, hanno anche il potere di creare problemi, come il bloccare strade e ferrovie; l’isolare intere aree; e mettere in difficoltà i soccorsi. Con le basse temperature, infine, non di meno in grado di causare la formazione di ghiaccio, aumentando il rischio di incidenti.

Un gigante oceanico in pericolo

La Corrente Circumpolare Antartica è il più potente flusso oceanico della Terra. Con una forza cinque volte superiore alla Corrente del Golfo; e cento volte maggiore del Rio delle Amazzoni. Una corrente che collega gli oceani Pacifico, Atlantico e Indiano, svolgendo dunque un ruolo cruciale, nella regolazione del clima globale, e nella distribuzione di calore e nutrienti. Certo, un ultimissimo studio ha rivelato che la corrente potrebbe rallentare del 20%, entro il 2050, a causa dello scioglimento dei ghiacci antartici.

Dal momento che, proprio lo scioglimento dei ghiacci riversa grandi quantità d’acqua dolce e fredda nell’oceano, riducendo la salinità, e destabilizzando la corrente. Indebolimento, questo, il quale potrebbe davvero accelerare la perdita di ghiaccio marino, in tal modo aumentando il livello del mare. Compromettendo, di conseguenza, la stabilità delle calotte polari. Inoltre, il rallentamento della corrente potrebbe facilitare anche l’introduzione di specie invasive negli ecosistemi antartici, minacciando quindi la biodiversità locale.

Ecco perché correre ai ripari
La corrente degli oceani sta cambiando (Canva) – marinecue.it

Un fenomeno peggiore del previsto

I ricercatori, utilizzando sofisticati modelli climatici, e i supercomputer, hanno scoperto che il rallentamento della corrente è più grave di quanto ipotizzato. Ragion per cui, se il fenomeno continuerà imperterrito, la capacità degli oceani di assorbire calore e carbonio in eccesso, diminuirà. Aggravando, purtroppo, il riscaldamento globale, e le condizioni climatiche estreme.

Nonostante la situazione critica, c’è, tuttavia, ancora una possibilità di intervenire. Riducendo drasticamente, per esempio, le emissioni di gas serra, così dal cercare di stabilizzare la Corrente Circumpolare Antartica. Preservando l’equilibrio climatico globale, e rallentando l’aumento del livello del mare.