Granchio Blu, arriva la soluzione definitiva al problema | Gli allevatori di vongole possono festeggiare: questo mollusco è la salvezza

Granchio blu, la soluzione a tutto sono i polpi (YouTube Foto) - www.marinecue.it
L’ecosistema marino è una rete complessa di interazioni tra specie, ambienti e fattori climatici.
Ogni organismo ha un ruolo preciso e contribuisce a mantenere un equilibrio che si è sviluppato nel corso di millenni. Tuttavia, quando un elemento esterno altera questa stabilità, le conseguenze possono essere imprevedibili e difficili da gestire.
Le attività umane, i cambiamenti climatici e la globalizzazione dei commerci hanno reso più frequenti le alterazioni degli ecosistemi. Specie che un tempo erano confinate in specifiche aree geografiche oggi si ritrovano a popolare habitat nuovi, spesso senza predatori naturali in grado di contenerne l’espansione. Questo fenomeno può mettere a rischio la biodiversità e compromettere intere filiere economiche legate alla pesca e all’acquacoltura.
Quando una specie invasiva si diffonde senza controllo, è fondamentale trovare soluzioni che non causino ulteriori danni all’ambiente. L’uso di metodi artificiali, come l’abbattimento su larga scala o l’impiego di sostanze chimiche, può risultare inefficace o addirittura dannoso. Per questo motivo, gli studiosi sono sempre più orientati verso strategie basate sui meccanismi naturali di regolazione delle popolazioni.
Individuare un predatore in grado di riequilibrare il sistema può essere una soluzione efficace e sostenibile. Se la natura ha già previsto un meccanismo di controllo, l’uomo può sfruttarlo in modo intelligente per ristabilire l’armonia perduta.
Il ruolo del polpo nella lotta al granchio blu
Uno degli esempi più recenti di specie invasiva che sta creando problemi lungo le coste italiane è il granchio blu (Callinectes sapidus). Originario delle coste americane, si è diffuso rapidamente nell’Adriatico, mettendo in crisi la pesca e l’allevamento delle vongole. Vorace e resistente, è difficile da contenere con i mezzi tradizionali.
Per contrastare questa minaccia, l’Università di Bologna ha avviato il progetto Octo-Blu, che punta sull’impiego del polpo comune (Octopus vulgaris) come predatore naturale del granchio blu. Secondo i ricercatori, il polpo è un cacciatore estremamente efficace di crostacei e, se nutrito prevalentemente con granchi, aumenta notevolmente il suo tasso riproduttivo. Questo lo rende un alleato perfetto nella lotta alla diffusione incontrollata del granchio blu.

Un equilibrio sostenibile e un’opportunità economica
Il progetto prevede due fasi principali: una prima fase sperimentale in laboratorio, in cui si analizza il comportamento del polpo in presenza di granchi blu, e una successiva fase in mare aperto. Qui, gli studiosi libereranno giovani polpi in aree selezionate per monitorare l’efficacia di questa soluzione nel lungo periodo.
Oltre all’aspetto ecologico, Octo-Blu potrebbe avere un impatto positivo anche sul settore della pesca. Il polpo è una delle specie più apprezzate sul mercato ittico e, se la sua popolazione aumentasse grazie a questa strategia, i pescatori potrebbero beneficiare di una nuova risorsa economica. In questo modo, la lotta al granchio blu non sarebbe solo una questione ambientale, ma anche un’opportunità di sviluppo sostenibile per l’intero comparto marittimo.