Avvistamenti del genere qui mancavano da quasi 20 anni | Finalmente si torna a vivere: sono rimasti tutti sorpresi

Illustrazione delle onde marine (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

Illustrazione delle onde marine (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

Un avvistamento del genere mancava da tantissimi anni. E questa scoperta dona un po’ più di speranza per il futuro.

Nel vasto oceano, capita di tanto in tanto di assistere a fenomeni marini che sfidano la logica e lasciano senza parole. Tra gli avvistamenti più incredibili, ci sono quelli di creature marine mai viste prima. Alcuni testimoni raccontano di aver visto squali dalle dimensioni gigantesche, che sembrano uscire da un film di fantascienza.

Un altro avvistamento misterioso riguarda una “onda gigante”, alta decine di metri, che si alza all’improvviso e sembra spazzare via tutto. Gli esperti non riescono sempre a spiegare da dove venga o perché accada, ma chi l’ha vista in prima persona non dimentica mai l’esperienza.

Ci sono anche storie di avvistamenti di strane luci sott’acqua, che sembrano provenire da un’altra dimensione. Alcuni marinai giurano di averle viste in acque molto profonde, dove la luce solare non arriva. Ma che cosa siano davvero rimane un mistero.

Infine, ci sono i racconti di avvistamenti di specie marine che non appartengono a nessuna specie conosciuta. Creature con caratteristiche mai documentate, come polpi enormi o meduse fluorescenti che sembrano uscire da un’altra era geologica.

Un ritorno inaspettato

Il 28 febbraio 2025 è stato un giorno davvero speciale per i ricercatori della Jonian Dolphin Conservation, che hanno avuto l’incredibile fortuna di avvistare una balenottera comune nel Golfo di Taranto, dopo ben 16 anni. Un evento rarissimo che ha entusiasmato tutti, visto che dal lontano 2009 non si vedeva un esemplare di questa specie in quelle acque, nonostante le centinaia di uscite in mare ogni anno.

La balenottera comune, che può raggiungere i 20 metri di lunghezza, è uno dei cetacei più grandi al mondo, seconda solo alla balenottera azzurra. Questo avvistamento si è verificato a circa 12 chilometri dalla costa, in una zona dove il mare è molto profondo, con circa 600 metri di acqua sotto la superficie.

coda di balenottera in mare
Coda di Balenottera (Depositphotos FOTO) – www.marinecue.it

Un segno di speranza

L’avvistamento di questa balenottera non è solo una buona notizia per il mondo della ricerca, ma anche un segnale di speranza per la biodiversità del Golfo di Taranto. Grazie al lavoro di monitoraggio della Jonian Dolphin Conservation, si sono documentate ben sette delle otto specie di cetacei presenti nel Mediterraneo in queste acque.

Non è un caso che l’organizzazione stia spingendo affinché venga istituita un’Area Marina Protetta, visto che il Golfo di Taranto è già stato identificato come “critical habitat” per la conservazione dei cetacei. La creazione di un’area protetta potrebbe finalmente dare la giusta tutela a queste meravigliose creature, che rischiano di essere minacciate dalla crescente attività umana, ma anche dai cambiamenti climatici.