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Erosione costiera e città in pericolo: ad Alessandria crollano 40 edifici l’anno

L’innalzamento del mare e l’erosione costiera stanno cancellando pezzi di Alessandria, con crolli sempre più frequenti.

Il mare ha sempre avuto un rapporto complicato con le città costiere. Da una parte offre commercio, bellezza, storia; dall’altra, quando decide di avanzare, può diventare un nemico implacabile. Negli ultimi anni, il problema dell’erosione costiera è diventato sempre più serio, mettendo in crisi centri urbani che esistono da secoli. Il cambiamento climatico sta accelerando processi che un tempo richiedevano millenni, e il risultato è sotto gli occhi di tutti.

Uno dei casi più allarmanti è quello di Alessandria d’Egitto, una delle città più affascinanti del Mediterraneo. Conosciuta come la “sposa del Mediterraneo”, ha resistito a terremoti, invasioni, incendi, tempeste di ogni tipo. Eppure, oggi si trova in difficoltà. Il mare si sta lentamente riprendendo il suo spazio, mentre l’acqua salata si infiltra nel terreno, intaccando le fondamenta di edifici storici e moderni. Quello che per secoli è rimasto solido, oggi si sta sgretolando.

E non è solo un problema di Alessandria. Anche città moderne come Los Angeles o San Francisco stanno iniziando a vedere gli effetti dell’innalzamento del livello del mare. Le inondazioni sono sempre più frequenti, il suolo si abbassa, e il rischio di smottamenti cresce. Ma il ritmo con cui il problema si sta manifestando in Egitto è decisamente più spaventoso.

Il centro storico di Alessandria è particolarmente vulnerabile. Qui, dove gli edifici si affollano uno sull’altro e le costruzioni sono spesso datate, il fenomeno si manifesta nel modo più drammatico. L’erosione costiera e l’innalzamento della falda acquifera stanno letteralmente ridisegnando la città, e ogni anno si contano sempre più crolli.

Crolli sempre più frequenti nel cuore della città

Uno studio recente dell’University of Southern California (USC) ha lanciato l’allarme: negli ultimi dieci anni, il numero di edifici crollati è passato da circa uno all’anno a quaranta. Un salto impressionante, e il motivo è chiaro. L’acqua di mare sta penetrando nel sottosuolo, erodendo le fondamenta e rendendo instabile il terreno. I ricercatori hanno messo insieme immagini satellitari e vecchie mappe, alcune risalenti addirittura al 1800, per capire meglio come il profilo della costa sia cambiato. Il risultato? In alcune zone, il mare ha avanzato di decine di metri, sollevando il livello della falda freatica e portando l’acqua salata a contatto con i palazzi. E questo processo non si ferma: se non si interviene, continuerà ad accelerare.

I test sui campioni di suolo prelevati in diverse aree della città hanno confermato il sospetto: il problema non è tanto negli edifici, ma nel terreno su cui poggiano. Le analisi chimiche hanno dimostrato che la struttura del suolo sta cambiando, perdendo stabilità. Insomma, gli edifici stanno crollando dal basso verso l’alto, e non viceversa.

Il cambiamento delle coste di Alessandria (Essam Heggy e Sara Fouad foto) – www.marinecue.it

Strategie per proteggere la città dall’erosione

Di fronte a questa emergenza, gli esperti stanno studiando soluzioni che non prevedano solo cemento e barriere artificiali. Una delle strategie più promettenti è l’uso di barriere naturali: dune di sabbia e vegetazione per fermare l’avanzata dell’acqua e stabilizzare il terreno. Un metodo già sperimentato in altre parti del mondo, sostenibile ed efficace.

Ma non basta. Un’altra proposta prevede la creazione e il mantenimento di una cintura verde lungo la costa, che potrebbe aiutare a ridurre gli effetti dell’erosione e a proteggere il paesaggio urbano. Gli studiosi sono chiari: il tempo stringe. Se non si interviene subito, il volto di Alessandria potrebbe cambiare per sempre, e con esso la sua storia millenaria.

Furio Lucchesi

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