Spiagge, nel 2025 non è possibile tutto questo | Nessuno pensa a questi cittadini: negato anche il diritto di un bagno estivo

Lido di Ostia

I problemi che attanagliano le località balneari italiane (Canva/Roma Capitale) - www.marinecue.it

Una delle località balneari più frequentate d’Italia resta preda di immondizia ed insormontabili barriere architettoniche

Il mare rappresenta senza dubbio una delle mete più frequentate dagli italiani in vacanza, che sia soltanto per un’escursione giornaliera o per permanenze settimanali e addirittura mensili.

Ed oltre agli appassionati locali, le principali mete balneari della Penisola riservano particolare attenzione all’accoglienza di turisti, provenienti da svariati angoli del Belpaese, oppure, sempre più frequentementem da altre Nazioni del globo.

Rifacendoci esclusivamente ai dati forniti dall’Osservatorio Panorama Turismo – Mare Italia di Jfc, le presenze in ambienti balneari sono state circa 407 milioni nel corso dell’estate 2024, 312 milioni esclusivamente per quanto riguarda le italiane.

Ma dagli stessi rilevamenti è emerso come gli italiani che scelgano di percorrere la Penisola per recarsi in una località di mare siano in discesa rispetto alle scorse stagioni, prediligendo mete quali Spagna, Grecia, Malta e Croazia.

Da piccolo paradiso ad inaccessibile inferno

La spiaggia di Ostia si trova in uno stato drammatico, letteralmente invasa da rifiuti e da un generale senso di degrado ormai dilagante, dal lungomare ai bagnasciuga. A questi disagi si somma anche la difficoltà crescente dei percorsi da compiere per raggiungere la spiaggia, che rende quasi impossibile l’accesso alle persone in carrozzina o con passeggini al proprio seguito. Le passerelle e i passaggi laterali rappresentano barriere architettoniche realmente limitanti, andando a compromettere in modo determinante l’accessibilità ai medesimi ambienti.

Pensate che il principale simbolo del litorale di Ostia, l’iconico Pontile, è ormai preda dei venditori ambulanti che lo hanno reso un mercato abusivo a cielo aperto, dalla passerella per passeggiate rilassanti e per ammirare il panorama che rappresentava in precedenza. C’è da dire che gli stabilimenti balneari non sono sottoposti all’obbligo di provvedere alla pulizia fuori dalla stagione di attività, ma la noncuranza anche da parte delle istituzioni del X Municipio ha costretto molti dei frequentanti ad adattarsi alla situazione, obbligati a giocare a calcio o prendere il sole in mezzo a cumuli di plastiche, vetri, immondizia e legname.

Sedia a rotelle
Disabili in spiaggia (Depositphotos foto) – www.marinecue.it

Basterebbe poco per liberarsi del problema

Sulla situazione è intervenuto il presidente dell’associazione Ecoitaliasolidale, Piergiorgio Benvenuti, che ha sottolineato come la situazione appaia disastrosa nella gran parte del litorale, sollevando la problematica degli ostacoli per l’accesso dei disabili e dei turisti. L’intervento più indicato sarebbe praticare opere di pulizia a cadenza mensile anche durante la stagione d’inattività, o il rischio concreto è quello di ritrovarsi enormi discariche abusive, un pugno nell’occhio per gli abitanti e un pessimo biglietto da visita per i turisti.

A risultare davvero incredibile è la comunque altissima richiesta dei clienti per accaparrarsi un posto sui locali del litorale laziale. Immaginate quanto la situazione potrebbe apparire ancora più rosea e vantaggiosa per gli imprenditori locali e per il municipio intero, se solo la manutenzione e la pulizia avvenissero con regolarità e criterio. E’ possibile che in previsione delle centinaia di migliaia di visitatori che raggiungeranno Roma e dintorni in vista del Giubileo l’amministrazione locale si deciderà finalmente ad un intervento concreto?