Mar Morto, allarme degli scienziati | Lo stiamo perdendo e la colpa è solo dell’uomo: “Troppi conflitti non aiutano la salvaguardia”

Mar Morto

Mar Morto (PIXABAY FOTO) - www.marinecue.it

Un tesoro naturale unico al mondo e adesso gli scienziati sono costretti a lanciare un allarme che spaventa.

Il Mar Morto è uno dei luoghi più affascinanti e particolari della Terra, situato tra Israele, Giordania e Cisgiordania, è celebre per le sue acque estremamente salate, che permettono ai bagnanti di galleggiare senza sforzo. La sua composizione minerale lo rende anche una meta ambita per trattamenti termali e per la produzione di cosmetici naturali.

Oltre a essere un’importante attrazione turistica, il Mar Morto ha un enorme valore storico e culturale. Citato in testi antichi e legato a numerose leggende, ha sempre rappresentato un punto di riferimento per le popolazioni locali. Dietro la sua apparente immutabilità si cela una realtà preoccupante: questo ecosistema straordinario sta lentamente scomparendo.

Negli ultimi anni il Mar Morto ha subito un drastico abbassamento del livello dell’acqua, secondo gli esperti il bacino perde circa un metro di profondità ogni anno, un ritmo allarmante che minaccia la sua stessa esistenza. Le cause di questo fenomeno sono molteplici e, purtroppo, riconducibili quasi esclusivamente all’attività umana.

L’estrazione dell’acqua dal fiume Giordano, principale affluente del Mar Morto, è una delle principali ragioni di questo declino. L’uso massiccio delle risorse idriche da parte dei paesi confinanti ha ridotto drasticamente l’apporto d’acqua necessario a mantenere l’equilibrio del lago salato. A questo si aggiunge lo sfruttamento industriale dei minerali presenti nelle sue acque, che contribuisce ulteriormente all’alterazione dell’ecosistema.

Un equilibrio fragile minacciato dai conflitti

La situazione è resa ancora più complessa dai conflitti geopolitici che da decenni interessano la regione, la mancanza di cooperazione tra i paesi limitrofi impedisce l’adozione di misure concrete per la salvaguardia del Mar Morto. Le tensioni politiche, le dispute sulle risorse idriche e le difficoltà economiche rallentano ogni tentativo di soluzione condivisa.

Gli scienziati avvertono che se non si interverrà rapidamente, il Mar Morto potrebbe trasformarsi in un deserto salino nel giro di pochi anni. Il fenomeno delle voragini (sinkholes), crateri che si aprono nel terreno a causa dell’abbassamento del livello dell’acqua, sta già diventando un problema sempre più diffuso, mettendo a rischio le infrastrutture e l’attività turistica.

Mar Morto
Mar Morto (PIXABAY FOTO) – www.marinecue.it

Cosa si può fare per salvarlo?

Come riportato da Elle Decor, alcuni progetti internazionali mirano a rallentare il declino del Mar Morto. Tra le ipotesi più discusse c’è il cosiddetto “Red-Dead Canal”, un ambizioso piano per portare acqua dal Mar Rosso al Mar Morto.

Per gli esperti la soluzione più efficace sarebbe una gestione più sostenibile delle risorse idriche nella regione, attraverso accordi tra i paesi confinanti. Ma finché la situazione politica rimarrà instabile, sarà difficile trovare una strategia comune per salvare uno dei luoghi più straordinari del nostro pianeta.