Area Marina Protetta, finalmente questa viene liberata | Decenni di abusivismo l’avevano lacerata fin dentro al mare
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Lavori sulla costa (Depositphotos foto) - www.marinecue.it
Un’area marina protetta è stata finalmente liberata. Col tempo e anni di abusivismo era stata molto maltrattata.
Le Aree Marine Protette sono zone di mare istituite con l’obiettivo di preservare la biodiversità, tutelare gli ecosistemi e favorire uno sviluppo sostenibile. In un’epoca in cui l’inquinamento, la pesca eccessiva e il cambiamento climatico minacciano gli ambienti marini, queste aree rappresentano uno strumento fondamentale per la conservazione della natura e per garantire un futuro più sano agli oceani e ai mari.
Le AMP svolgono diverse funzioni essenziali. Prima di tutto, proteggono habitat e specie a rischio, come coralli, tartarughe marine e cetacei, che spesso sono vittime di attività umane dannose. Quindi il loro scopo è finalizzato alla tutela di tutti gli ambienti che riguardano il mondo acquatico.
Inoltre, favoriscono il ripopolamento delle specie ittiche, regolando la pesca e creando zone di riposo per i pesci, il che aiuta anche le comunità di pescatori locali nel lungo periodo. Anche perchè problemi legate alle attività umane stanno danneggiando notevolmente i loro habitat.
Un altro aspetto fondamentale è il loro contributo alla lotta contro il cambiamento climatico. Le praterie di posidonia, le barriere coralline e le mangrovie, presenti in molte AMP, assorbono anidride carbonica e proteggono le coste dall’erosione e dalle mareggiate.
Alcune aree marine protette in Italia
In Italia esistono numerose AMP, come quella di Portofino, che tutela un ecosistema ricco di biodiversità, o quella delle Isole Egadi, dove la protezione ha favorito la crescita della popolazione della foca monaca, specie in pericolo di estinzione. Nel mondo, invece, una delle più grandi AMP è il Papahānaumokuākea Marine National Monument, situato nelle Hawaii, che protegge un vastissimo ecosistema marino.
Le AMP affrontano numerose difficoltà, quali la sorveglianza e il controllo spesso sono insufficienti, lasciando spazio alla pesca illegale e all’inquinamento. Inoltre, in alcune aree si registra un conflitto tra la necessità di protezione e gli interessi economici, come il turismo e la pesca. Per questo motivo, è fondamentale sensibilizzare le persone e investire in una gestione efficace di queste zone.
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Un’area liberata da anni di cemento
A Porto Cesareo sono ripresi gli interventi di bonifica per rimuovere manufatti abusivi in cemento lungo la costa, in esecuzione delle disposizioni della Capitaneria di porto e della Procura. Le operazioni, pianificate dal Comune e dal Consorzio di gestione dell’Area Marina Protetta, mirano a ripristinare lo stato naturale del litorale eliminando pontili, piattaforme e strutture abusive costruite nel tempo.
I lavori, iniziati nel tratto tra la Lega Navale e la località “Primo Ponte”, proseguiranno nelle prossime settimane sotto la supervisione delle autorità locali, con il sostegno della sindaca Silvia Tarantino e del presidente dell’AMP, Pasquale Coppola.